Mercato immobiliare, prezzi in lieve flessione ma timidi segnali di ripresa. Il Centro-Nord traina le compravendite
Prezzi in leggera flessione per le unità immobiliari già esistenti, ma per le abitazioni di nuova costruzione si evidenzia un seppur modesto aumento.
Articolo di Domenico Amicuzi*
Un mercato ancora alla ricerca di una sua stabilità, quello immobiliare italiano. Neanche i recenti aumenti del numero di compravendite, infatti, si sono accompagnati ai paventati rialzi dei prezzi, per cui risulta difficile intravedere un indirizzo generale a cui potersi aggrappare per l’immediato futuro.
Questo il tema di fondo che anima il dibattito degli esperti, i quali convergono solamente su ciò che si vede a occhio nudo: le compravendite aumentano e i tassi dei mutui (mai visti così bassi) certamente aiutano questo trend dei volumi, ma i prezzi rimangono schiacciati verso il basso.
Per analizzare meglio lo stato dell’arte, ci verrà in aiuto un rapido esame delle informazioni di mercato più recenti. Nel corso del primo trimestre del 219, secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate il numero di transazioni residenziali è stato pari a 138.525, registrando un +8.8% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno.
Ma i segnali di ripresa non emergono solo dal comparto residenziale. Infatti nel corso dei primi tre mesi del 2019 si è confermato il trend di crescita a livello complessivo raggiungendo un totale di 275.686 transazioni, segnando un incremento del 8.9% rispetto lo stesso periodo del 2018.
Oltre al comparto residenziale, giungono segnali molto incoraggianti anche dal settore terziario–commerciale, fissando una crescita pari al 5.9%.
Per quanto riguarda i volumi, sono soprattutto le grandi città a mettersi in mostra: Milano ha registrato un +11.3%, Roma +11.9%, Genova +15.2% e Bologna +12.9%.
Anche su scala nazionale è il centro-nord a trainare il mercato immobiliare, con il Nord che fa registrare un incremento del 10.4%, il centro del +10.7%, mentre il sud manifesta una variazione meno marcata con un +4.3%.
Dopo circa dieci anni di tendenza negativa, emergono dunque segnali positivi, perlomeno dal punto di vista della crescita del numero di compravendite, consolidando l’aumento del +6.6% fatto segnare nel 2018.
Per quanto invece concerne i valori di mercato, pare non essere ancora giunti ad una stabilizzazione. In particolar modo risulta una flessione dei prezzi in ambito residenziale focalizzato sulle unità immobiliari già esistenti. Mentre per le abitazioni di nuova costruzione si evidenzia un seppur modesto aumento dei prezzi.
Le prospettive future vedono il persistere dell’aumento del numero di compravendite a livello nazionale, con le unità residenziale di nuova realizzazione a fare da traino.
Sul fronte delle quotazioni, proseguirà probabilmente la fase di stabilizzazione, con una differenziazione da porre in essere tra le grandi città e le aree periferiche o le piccole province.
Infatti, soprattutto per quanto riguarda Milano potremo assistere ad incrementi seppur lievi dei valori immobiliari. Mentre nei piccoli centri e nelle zone meno centrali, continuerà un moderato calo, complice la vastità dell’offerta di unità abitative abbinata ad una flebile domanda abitativa.
* Real Estate Specialist, operativo da 15 anni con i più importanti brand italiani del settore
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