Il Senato dice sì ai consulenti finanziari per i prestiti garantiti dal Fondo di Garanzia
Anasf si era mossa già a Maggio per far rientrare i consulenti finanziari nel novero di coloro che possono usufruire del finanziamento concesso invece ad altre categorie professionali, ma un primo emendamento al Decreto Liquidità era stato ritenuto in prima battuta ammissibile, e successivamente non approvato.
Alla fine il Senato è riuscito a superare la discriminazione che vedeva i consulenti finanziari erroneamente equiparati – quasi per proprietà transitiva – alle grandi aziende del Credito, e pertanto non meritevoli di beneficiare dei finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia statale.
Nello scorso mese di Giugno, la Legge di Conversione del Decreto Liquidità aveva esteso la platea dei soggetti che possono beneficiare della garanzia del Fondo PMI, inserendo gli agenti di assicurazione, i subagenti di assicurazione e i broker iscritti alla rispettiva sezione del Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI). I consulenti finanziari, essendo iscritti anch’essi a tale Registro, avrebbero potuto – e secondo Anasf avrebbero dovuto – essere equiparati al codice attività dei sub-agenti assicurativi iscritti al RUI. Ma anche questa ipotesi era decaduta.
Per questo motivo, erano stati presentati e pubblicati in Commissione Bilancio, con parere favorevole, due ordini del giorno di potenziale interesse per la categoria. In particolare, il primo faceva riferimento alla sezione K del codice ATECO, che avrebbe consentito l’estensione dei finanziamenti anche ai consulenti finanziari, ed è esattamente ciò che è successo, dal momento che l’Aula del Senato ha approvato, con 148 voti favorevoli, 117 contrari e nessun astenuto, la fiducia chiesta dal Governo sul maxi emendamento interamente sostitutivo del Decreto Agosto, con il quale “Al fine di mitigare gli effetti economici dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e di favorire l’accesso al credito per far fronte alle esigenze di liquidità dei professionisti nella fase della ripartenza del Paese”, tutte le persone fisiche esercenti attività riconducibili alla sezione K del codice ATECO potranno usufruire dei finanziamenti garantiti da Fondo di Garanzia.
Grazie al lavoro in Commissione Bilancio della Senatrice Fiammetta Modena e all’attività di sensibilizzazione di Anasf sulle criticità vissute dai consulenti finanziari nei mesi di emergenza sanitaria, il Governo ha accettato la riformulazione dell’emendamento 64.3 che include ora anche i consulenti finanziari tra coloro che possono accedere alle forme di sostegno previsto per altre figure professionali, ed il provvedimento passa ora all’esame della Camera, dove è atteso in aula giovedì 8 per il via libera definitivo, per poi essere convertito in legge entro il 13 ottobre.
“Si tratta di un grande passo in avanti compiuto dal mondo politico. Anasf ribadiva da mesi la necessità di estendere anche ai consulenti finanziari la possibilità di accedere ai finanziamenti garantiti, al pari di quanto concesso ad altre figure. Ancora una volta, e sempre con più vigore, l’Associazione ha dimostrato di portare avanti le istanze della categoria, a tutela di una professione – quella di consulente finanziario – che oggi più che mai si rivela preziosa nell’accompagnare le famiglie italiane in un percorso di ripresa. Anche per questo abbiamo voluto richiamare l’attenzione del Governo sulle difficoltà che pure hanno colpito i tanti colleghi su tutto il territorio nazionale”, ha commentato il Presidente Anasf Luigi Conte.