Mercati azionari, dagli USA segnali di incertezza. Il megatrend dell’Innovazione parla cinese
Opportunità di breve termine concentrate ancora sul mercato cinese, forte del suo vincente modello di difesa sanitaria e dell’Economia votata all’innovazione. Energia, tecnologia e sanità i settori azionari più promettenti per anticipare la ripresa economica del secondo semestre 2021.
Comunque andrà a finire questa brutta storia del Covid-19, il ruolo della Cina rimane un caso di scuola: la prima ad esserne colpita, e la prima ad uscirne mantenendo in piedi il suo apparato produttivo ed economico, ed anzi elevandosi a mercato-chiave per gli investimenti finanziari dei prossimi 12 mesi.
Come abbia fatto, ormai, non è neanche un mistero, tranne per chi si ostina – anche tra le fila dei c.d. esperti mondiali – a negare l’evidenza: in Cina si è privilegiata la soluzione “strong” del problema sanitario, per un periodo di due mesi pieni, rinchiudendo i cittadini in casa e sanificando persino le condotte delle fognature; tutto ciò, relegando in secondo piano gli effetti della pandemia sull’economia, e condizionando la ripresa della produttività ad una serie di “restrizioni sostenibili” che, alla fine, hanno fatto la differenza rispetto alle altre economie mondiali e che ancora oggi vengono osservate rigidamente.
Infatti, il governo di Pechino ha sviluppato un sistema di controllo sociale capillare, tracciando e isolando i soggetti risultati positivi, ed eliminando sul nascere il 99,8% dei focolai su tutto il territorio. Inoltre, le procedure di controllo per gli stranieri-lavoratori che rientrano nel Paese sono ancora piuttosto rigorose e tassative: viene effettuato un tampone prima di imbarcarsi, ed il passeggero è autorizzato a partire solo se l’esito è negativo. Peraltro, il risultato viene immediatamente comunicato alla sede diplomatica cinese del paese dove il cittadino straniero vive ed ha cittadinanza. Una volta tornato in Cina, gli viene effettuato un nuovo tampone all’ingresso, ed anche in caso di esito negativo egli dovrà trascorrere in quarantena 14 giorni presso uno degli alberghi designati dalle autorità, sottoponendosi al monitoraggio dei medici. Alla fine del periodo di quarantena, infine, viene effettuato un ultimo tampone, con obbligo di iscrizione ad una app sanitaria.
Con questa prassi, la Cina è riuscita ad intercettare circa 3.000 contagiati da Aprile ad oggi. Non deve sorprendere, pertanto, che essa sia ripartita immediatamente, ed oggi stia già raccogliendo i frutti della sua strategia. Infatti, nel mese di settembre le esportazioni e le importazioni cinesi hanno registrato livelli da record: importazioni su del 13,2%, e le esportazioni cresciute del 9,9%.
Al di fuori della Cina, il rischio maggiore per le dinamiche di mercato nel breve termine ederiva dall’incerto esito della tornata elettorale negli USA, perché alcuni settori potrebbero reagire in modo diverso a seconda di chi vince. Le grandi aziende tecnologiche, quelle della difesa e le società finanziarie potrebbero registrare performance migliori sotto Trump, mentre le energie rinnovabili e le infrastrutture potrebbero rivelarsi vincenti con Biden. In entrambi i casi, il percorso tracciato sugli investimenti ESG appare ormai senza freni, grazie anche alla pressione degli investitori verso le pratiche ESG ed alla conseguente accelerazione dei flussi azionari verso quella direzione.
In linea generale, pur escludendo i lockdown totali come quelli della scorsa primavera, i prossimi mesi potrebbero essere dominati da temporanee chiusure locali, con possibili rallentamenti nei consumi in tutti i paesi europei. Pertanto, è possibile immaginare che le politiche fiscali e monetarie continuino ad assicurare una generosa tutela degli apparati produttivi, soprattutto di quelli più resilienti. Come il settore sanitario, per esempio, che si è dimostrato più resistente di quelli del turismo, dei viaggi e della ristorazione, pur avendo registrato un crollo delle visite ospedaliere non urgenti.
Relativamente ai c.d. Megatrend, che individuano i settori giusti per allocare risorse finanziarie per il lungo o lunghissimo periodo, la parola d’ordine sembra essere, per tutti, “Innovazione”. Ciò che sta accadendo nel mondo, infatti, determinerà una disruption negli stessi modelli macro-economici – in quelli micro-economici è già cominciata di brutto – che regolano l’Economia mondiale, richiedendo un livello di innovazione di prodotto che la Cina sembra cavalcare prepotentemente già da qualche anno e sul quale, in considerazione della rapida ripresa in atto, sembra correre quasi da sola.
Il difficile, semmai, è individuare le aziende che beneficeranno maggiormente di questo Megatrend, ma sembra pacifico affermare che quelle appartenenti ai settori sanitario, biotecnologico e iper-tecnologico (quest’ultimo applicato ai grandi problemi del Clima) consentano già di circoscrivere i possibili investimenti da valutare per gli asset di portafoglio di lungo periodo.