Sondaggio Banca D’Italia presso gli agenti immobiliari. Effetti del Covid sulle abitazioni anche nel 2021
I giudizi sulle prospettive a breve termine sono migliorati, sia per il proprio mercato di riferimento sia per quello nazionale, pur rimanendo orientati al pessimismo. Una larga quota di agenti prevede che l’epidemia avrà effetti negativi sui prezzi delle abitazioni anche oltre l’anno in corso.
Secondo il sondaggio condotto da Banca D’Italia presso la categoria degli agenti immobiliari, prevalgono le previsioni di un miglioramento generale del mercato, sebbene all’interno di uno scenario ancora pessimista che non lascia intravedere chiari margini di miglioramento se non dopo i primi mesi del 2021.
Nell’indagine effettuata presso 1.403 agenti immobiliari (periodo: dal 31 agosto al 20 settembre 2020), la quota di agenzie che segnala una flessione dei prezzi nel secondo trimestre è ancora lievemente maggiore rispetto a quella che nella precedente rilevazione riportava un calo nel primo trimestre. Sono tuttavia migliorate le condizioni della domanda e le valutazioni sull’andamento dei mandati a vendere, a fronte della stabilità dei tempi di vendita e dello sconto medio sui prezzi richiesti dai venditori.
A seguito dell’epidemia di Covid-19, in particolare, è scresciuta la domanda di abitazioni indipendenti e con disponibilità di spazi esterni, come già evidenziato da tutti i maggiori network immobiliari nelle scorse settimane. I giudizi sulle prospettive a breve termine sono migliorati, sia per il proprio mercato di riferimento sia per quello nazionale, pur rimanendo orientati al pessimismo. Una larga quota degli agenti intervistati, infatti, prevede che la pandemia avrà effetti negativi sui prezzi delle abitazioni anche oltre l’anno in corso.
Più in dettaglio, la pandemia di Covid-19 ha avuto effetti rilevanti sulle caratteristiche prevalenti degli alloggi più richiesti dai potenziali acquirenti e sulle motivazioni di acquisto. Oltre all’aumento della domanda per abitazioni indipendenti e con spazi esterni, sorprende la crescita di coloro che cercano abitazioni di ampie dimensioni.
Rispetto ai mesi precedenti la pandemia, sarebbe lievemente diminuita l’incidenza di potenziali acquirenti intenzionati all’acquisto della prima casa o di un immobile ai fini di investimento, ed al contempo è salita la quota di coloro che sono già proprietari e vorrebbero cambiare casa, soprattutto per trasferirsi dal centro città alla campagna limitrofa e ben collegata, oppure per ottenere un vano in più.
Relativamente alle dinamiche operative ed alla relazione con la clientela, le cause prevalenti di cessazione dell’incarico restano le offerte di acquisto ritenute troppo basse dal venditore (57,8 per cento), nonché la mancanza di proposte di acquisto per via dei prezzi giudicati troppo elevati dai compratori (53,3 per cento degli agenti). Rimane contenuta la quota di coloro che segnalano difficoltà nel reperimento del mutuo (26,2 per cento).
Lo sconto medio sui prezzi di vendita, rispetto alle richieste iniziali del venditore, è rimasto sostanzialmente stabile al 10,9 per cento, ed anche i tempi di vendita risultano pressoché invariati (7,5 mesi). La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario ha più che recuperato il calo del periodo precedente, e resta elevato (76,8 per cento) il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile.
Riguardo le locazioni, la percentuale di agenti che ha dichiarato di aver locato almeno un immobile nel trimestre precedente è rimasta pressoché stabile. Il margine medio di sconto rispetto alle richieste iniziali del locatore è marginalmente salito, al 4,0 per cento.
Per quanto concerne le prospettive per le compravendite e i prezzi nei rispettivi mercati di riferimento, il numero degli agenti che giudicano positiva la situazione nel terzo trimestre è aumentato notevolmente rispetto a quello degli intermediari che la ritengono negativa, ma i secondi prevalgono ancora sui primi. A due anni, poi, le attese sono nettamente più favorevoli, e sono aumentati i pareri favorevoli sui nuovi incarichi a vendere e sull’evoluzione dei prezzi di vendita.