Enasarco, Fare Presto diffida a costituire il CdA. Definitivamente chiarito il mistero del voto annullato
Le liste “Fare Presto!” e “Arténasarco” presentano una diffida a procedere alla costituzione del Consiglio di Amministrazione di Enasarco, dopo l’annullamento del voto di un delegato della coalizione da parte della Commissione Elettorale dell’Ente. L’interessato chiarisce definitivamente come sono andati i fatti durante il collegamento online.
Fare Presto e Artènasarco, liste sostenute da Confesercenti, Anasf, Assopam, Federagenti, Fiarc, che valgono insieme la metà dei consiglieri eletti in CdA Enasarco, successivamente alla decisione della Commissione Elettorale della Fondazione di annullare il voto del delegato Romualdo Nesta e consegnare la maggioranza del CdA, regolamento alla mano, alla coalizione sconfitta alle elezioni di Novembre 2020, ha trasmesso una formale diffida “a procedere alla costituzione e alle attività del Consiglio di Amministrazione” dell’Ente.
In particolare, si legge nella missiva, “………a seguito della indizione del nuovo Consiglio di Amministrazione per la data del 4 gennaio 2021 e della richiesta ai nuovi componenti del Consiglio di comunicare la dichiarazione di accettazione dell’incarico entro la data del 3 gennaio 2021, si rappresenta (che)…..in assenza della dichiarazione di accettazione dell’incarico e della conseguente individuazione di tutti i consiglieri, non si può ritenere correttamente convocato e costituito il Consiglio di Amministrazione indetto per la data del 4 gennaio 2021 e, quindi, legittimato ad assumere alcuna decisione. Ciò anche alla luce di quanto espressamente previsto dall’art. 20 del Regolamento Elettorale per la convocazione dell’Assemblea dei delegati, i quali sono convocati solo a seguito della dichiarazione di accettazione dell’incarico”.
“Atteso quanto sopra rappresentato – prosegue la nota – e nell’evidenziare come la decisione della Commissione Elettorale del 28 dicembre 2020 sia oggetto di impugnativa, atteso il suo contenuto palesemente illegittimo, nonché travolgente tutti gli atti successivi, ivi compresi quelli oggetto della presente, Vi invitiamo e diffidiamo formalmente dal procedere alla costituzione del Consiglio di Amministrazione e, conseguentemente, dal porre in essere alcuna attività di tale Organo in assenza della dichiarazione di accettazione della carica da parte di tutti i Consiglieri, riservandoci di agire presso le Autorità istituzionali e giurisdizionali competenti per tutelare i nostri diritti ed interessi nonché la legittimità dell’azione degli Organi della Fondazione”.
Nel frattempo, il delegato Romualdo Nesta, che era stato eletto in quota Case Mandanti per Fare Presto, ha voluto personalmente rivelare come sono andati i fatti. “All’inizio dell’Assemblea, come già fatto nell’Assemblea precedente, mi sono collegato utilizzando il telefonino, sia in video che in audio, con il programma di video conferenza scelto da Enasarco, (Microsoft Teams, ndr). Ho risposto alla chiamata di riconoscimento e sono stato ammesso. Al momento in cui sono stato chiamato a esprimere il mio voto, pur avendolo fatto ed essendo regolarmente collegato, gli altri non riuscivano a sentirmi. Così ho iniziato a premere sullo schermo dei mio cellulare i bottoni per poter parlare, ma nulla di fatto. Nel frattempo ricevevo anche telefonate da parte di alcuni numeri, ma non potevo rispondere perché se lo avessi fatto il collegamento con Teams sarebbe irrimediabilmente caduto. Dopo qualche minuto, nei quali ho premuto non so più quante volte e in quale sequenza i bottoni audio e video, sono finalmente riuscito a farmi sentire: mi sono rapidamente scusato e ho espresso chiaramente il mio voto per Fare Presto. Successivamente al mio voto il notaio dell’Assemblea ha dichiarato Alla prima chiamata e alla seconda chiamata, per motivi sicuramente tecnici, ma questo nessuno lo sta ovviamente negando, non è stato possibile acquisire il voto di Nesta, il quale si è ricollegato successivamente esponendo una preferenza. Il Notaio ha poi acquisito il mio voto come settimo voto a Fare Presto”.
Da notare che il voto successivamente annullato dalla Commissione Elettorale ha determinato una vittoria per 7 a 6 per la governance uscente, e non un pareggio per 7 a 7, da cui sarebbe poi scaturita la decisione di applicare il regolamento che prevede l’attribuzione del ruolo di consigliere al delegato più anziano (che fa parte della coalizione sconfitta alle elezioni).
Naturalmente, si attenderanno gli esiti degli inevitabili pronunciamenti giudiziali, ma è impossibile non evidenziare che la Commissione Elettorale, con una decisione molto delicata – che avrebbe richiesto almeno un parere tecnico ad un organo esterno – ha di fatto ribaltato la volontà espressa dalla maggioranza degli elettori per Fare Presto (31.287 tra Agenti e Consulenti Finanziari, ossia il 44,81% dei votanti), che in coalizione con Artenasarco risulta avere la maggioranza assoluta.