Dicembre 2, 2024

Volker Schmidt: nel 2021 ancora volumi record di obbligazioni. Yen in crescita grazie al RCEP

Nel 2020, le banche centrali hanno acquistato obbligazioni in volumi record, consentendo di recuperare velocemente le perdite registrate nei portafogli obbligazionari a marzo 2020. Secondo Ethenea, queste misure di politica monetaria non sono prive di conseguenze negative per gli investitori.

Nel 2020, le banche centrali hanno acquistato obbligazioni in volumi record. Ciò ha consentito di recuperare piuttosto velocemente le drammatiche perdite di prezzo registrate nei portafogli obbligazionari a marzo 2020 a seguito della diffusione della pandemia di coronavirus. Per quanto positive possano apparire inizialmente, queste misure di politica monetaria non sono prive di conseguenze negative per gli investitori, poiché la montagna di obbligazioni con rendimento negativo ammontava già a fine novembre a 17,5 trilioni di dollari statunitensi, con un aumento del 50% dall’inizio dell’anno. 

Di conseguenza, l’anno prossimo ci saranno meno opportunità nell’universo obbligazionario. Ciononostante, l’attuale portafoglio di Ethna-DEFENSIV è solidamente ancorato al nucleo di obbligazioni societarie e governative di alta qualità, nonchè ad un equilibrato mix di titoli obbligazionari del segmento high-yield, al fine di poter generare un rendimento interessante.

Per rifinanziare le varie misure di sostegno fiscale, nel 2021 gli emittenti governativi e sovranazionali rilasceranno ancora una volta volumi record di obbligazioni. Al contempo, le banche centrali continueranno a garantire bassi costi di finanziamento attraverso i loro programmi di acquisto. Tuttavia, poiché i principali emittenti di obbligazioni corporate disporranno ancora della considerevole riserva di liquidità accumulata da marzo 2020, non avranno bisogno di ulteriore sostegno da parte delle banche centrali.  Di conseguenza, il volume delle emissioni in questo sotto-segmento diminuiranno probabilmente di anno in anno.

Nel complesso, si può affermare con certezza che i prezzi dei titoli sovrani e corporate continueranno a beneficiare dei continui acquisti delle banche centrali nel 2021, anche se è improbabile che queste ultime ne abbiano bisogno.

In aggiunta ai titoli obbligazionari, che costituiscono una fonte di stabilità, anche le valute dovrebbero contribuire alla performance positiva del fondo nel 2021. A tal proposito, l’anno prossimo ci concentreremo in modo particolare sullo yen giapponese. La valuta nipponica, infatti, dovrebbe essere sostenuta dalla nuova zona di libero scambio asiatica RCEP (“Regional Comprehensive Economic Partnership“), recentemente istituita, che è diventata in un colpo solo la più grande zona di libero scambio del mondo. Secondo le stime del rinomato Peterson Institute for International Economics (PIIE), gli Stati membri beneficeranno di un aumento del PIL totale annuo di 200 miliardi di dollari a partire dal 2030, il 25% circa del quale sarà realizzato dal Giappone. Nel lungo termine, questo dovrebbe aumentare gli investimenti nell’economia giapponese in generale, portando ad un apprezzamento dello yen.

Anche l’oro dovrebbe presto riprendersi dalla sua attuale fase di momentanea debolezza. Di recente abbiamo ridotto la nostra posizione in oro in Ethna-DEFENSIV, ma prevediamo un futuro aumento della nostra esposizione. Riteniamo che anche molti investitori abbiano recentemente operato in modo simile, e che aumenteranno nuovamente le loro posizioni quando i prezzi saranno più bassi.

Ulteriori tagli dei tassi d’interesse da parte di singole banche centrali, ad esempio da parte della Bank of England, potrebbero favorire questo scenario.

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