Mercato dei mutui positivo nel 2020. Nel 2021 nessun cambiamento particolare in vista
Le politiche di credito degli istituti saranno prudenziali, ma non si registrerà nel 2021 un irrigidimento dei parametri, ed il mutuo rimarrà al centro delle politiche di sviluppo degli istituti di credito a vantaggio delle famiglie.
Il mercato dei mutui non sembra aver subito scossoni particolari nell’arco del 2020, e le stime parlano di una chiusura pari a circa 52 miliardi di erogato, con una crescita rispetto al 2019 (che si era chiuso a quasi 49 miliardi di euro). Questo dato è estremamente positivo, se consideriamo la difficile situazione economica generata dalla pandemia.
Gli istituti, pertanto, hanno comunque continuato ad erogare, sebbene con tempi più lunghi rispetto alla media, a causa della riorganizzazione delle strutture nel rispetto delle norme anti covid-19. Attualmente, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti ed i tassi dei mutui molto bassi, permangono interessanti opportunità, soprattutto per chi vuole comprare una casa a scopo abitativo. Chi compra per investimento, infatti, raramente si indebita a lungo termine e utilizza la propria liquidità, ricorrendo molto meno all’indebitamento.
La maggior parte degli operatori, in virtù del calo generalizzato nel numero di compravendite immobiliari nei primi 9 mesi dell’anno, aveva ipotizzato una diminuzione dei volumi erogati, ma il terzo trimestre del 2020 ha invece fatto registrare una crescita del 10,8%, portando i volumi dei primi nove mesi del 2020 a 37 mld di euro.
La vera crescita – com’è noto – riguarda le operazioni di surroga e sostituzione, che hanno segnato un incremento pari a +120%, anche grazie ai tassi di interesse in calo da diverso tempo a causa della particolare situazione economica degli ultimi anni. Nel 2021 non si prevedono particolari cambiamenti, e i tassi rimarranno contenuti anche per quanto riguarda il tasso fisso. Ciò dovrebbe determinare un inasprimento della competitività tra gli istituti relativamente all’offerta.
Secondo Renato Landoni (Kiron, gruppo Tecnocasa) “in questo periodo di pandemia il supporto della Banca Centrale è stato ancora più massiccio. Oltre al sostegno economico che arriverà presto per via dei Recovery Fund, l’impegno della BCE è quello di non aumentare i tassi di interesse per i prossimi mesi. Questa ventata di fiducia sta contribuendo a rasserenare i mercati, e di conseguenza gli indici di riferimento si confermano ai minimi storici. L’economia del nostro Paese dovrebbe avere un beneficio anche dalla distribuzione generalizzata del vaccino anti covid-19, in particolare nella seconda parte dell’anno, sebbene per tutto il 2021 la situazione generale rimarrà incerta”.
“Il mercato del credito – conclude Landoni – continuerà ad essere un settore interessante e in moderata crescita rispetto al 2020, sempre grazie ai tassi contenuti e alla qualità dell’offerta. Le politiche di credito degli istituti saranno prudenziali, ma non si registrerà nel 2021 un irrigidimento dei parametri, ed il mutuo rimarrà al centro delle politiche di sviluppo degli istituti di credito a vantaggio delle famiglie”.