Holiday working e mercato immobiliare turistico, un modo diverso di concepire la casa vacanza
Il fenomeno dell’Holiday Working interessa i comuni ben collegati con la città, che garantiscono un rientro immediato in caso di richiamo in servizio presso la sede di lavoro, vicini a centri abitati più grandi con servizi ed infrastrutture adeguate.
Da quando la pandemia è arrivata nelle nostre vite la modalità di concepire la casa è cambiata. La richiesta di spazi più ampi e di spazi esterni ha caratterizzato il mercato immobiliare post pandemia ed anche il mercato della casa vacanza è stato in qualche modo impattato dal coronavirus: in alcune località è stata piuttosto sostenuta la richiesta di immobili più ampi ma con tassativa presenza di balcone, terrazzo o giardino, in modo da poter trascorrere periodi più lunghi oltre la classica vacanza.
In questi mesi si è parlato molto di remote working, con ricerche di casa in affitto per lunghi periodi nelle località di vacanza. Peraltro, già nel primo lockdown si era rilevato il fenomeno della permanenza più lunga nelle case vacanze già di proprietà, che è continuato anche nelle ondate successive ed ha ristretto l’offerta disponibile in diversi periodi dell’anno, anche in alta stagione, da parte di coloro che l’affittavano per integrare il reddito. Questa tendenza è stata alimentata grazie al ricorso allo smartworking e alla DAD, che hanno permesso ad intere famiglie di trasferirsi in località di mare o di montagna, cercando case in affitto per periodi più lunghi (da maggio-settembre) e lavorare (e studiare) da remoto.
Naturalmente, il fenomeno ha interessato i comuni ben collegati con la città, che garantiscono un rientro immediato in caso di richiamo in servizio presso la sede di lavoro, vicini a centri abitati più grandi con servizi ed infrastrutture adeguate (es. vicinanza a uscite autostradali). Inoltre, la ricerca di casa in affitto per periodi più lunghi ha dovuto fare i conti anche con la disponibilità di immobili sul mercato, poichè molti proprietari hanno deciso di utilizzare per sè gli immobili, ed altri hanno ritenuto poco profittevole affittare per lunghi periodi preferendo affittare per periodi più brevi a prezzi più elevati. Ciò ha determinato una tenuta dei valori della casa vacanza, sia al mare che in montagna o al lago.
SICILIA – Il fenomeno dell’holiday working ha interessato molti siciliani, che hanno anche affittato casa al mare per tre mesi, principalmente nei comuni ben collegati con la città come Balestrate, Terrasini, Cinisi, Castellammare, Scopello, San Vito Lo Capo, Cefalù, Casteldaccia. Dopo il primo lockdown, tanti hanno espresso il desiderio di acquistare la casa in queste località, spinti anche dal timore di non potersi spostare. Nella zona di Castellammare del Golfo, per un bilocale di 4 posti letto in media i prezzi per settimana si aggirano sui 500 euro a Giugno, 600 euro Luglio, 700 -800 euro ad Agosto e 600-700 euro a Settembre. Su Scopello, le ville si affittano a 800 euro a giugno, 1000-1200 euro a luglio, 1200-1500 euro ad agosto e 1000-1200 euro a settembre. A Cefalù i prezzi si aggirano attorno agli 800 euro al mese, e l’offerta è decisamente più ampia rispetto alle altre zone di mare. A Sciacca si affitta a circa 1000 euro al mese anche in alta stagione, mentre ad Ortigia 70 mq si affittano a 1600 euro al mese (alta stagione estiva).
SARDEGNA – Nell’ultimo anno a Villasimius si è avuto un incremento di acquisti di soluzioni con ampie zone giorno e verande, dal momento che tanti stanno valutando lo smartworking.
LAZIO – In alcune località del litorale laziale come Terracina, S. Felice, Sabaudia, Lido di Latina, Nettuno, Scauri, già da Gennaio si registravano richieste di affitti di casa vacanza per il mese di luglio ed agosto. Molti proprietari sono ancora incerti sul da farsi, se affittare le abitazioni o tenerle per sé, in attesa delle decisioni sugli spostamenti, e questo crea una certa penuria di offerta. Nelle zone di Nettuno, Ardea, Lavinio ed Anzio si registra un aumento delle compravendite di casa vacanza. Acquistano residenti a Roma e nella zona dei Castelli Romani, alla ricerca di una soluzione con spazi esterni oppure con vista mare e quanto più possibile vicina al mare. Secondo Wikicasa, si rafforza anche la tendenza ad acquistare la prima casa in queste località in quanto ben collegate con Roma.
CAMPANIA – Nel cilentano gli acquirenti di casa vacanza sono campani, mentre l’offerta nella Costiera Amalfitana è a rilento poiché il bacino di utenza è prettamente straniero. Relativamente alle locazioni estive, un monolocale nella periferia di Amalfi si affitta anche a 4500 euro al mese a luglio e ad agosto.
LAGO DI GARDA – Sul Lago di Garda le richieste si indirizzano soprattutto verso le nuove costruzioni con spazi esterni. A Desenzano del Garda, per esempio, un bilocale di quattro posti letto si affitta a 1200 euro al mese a giugno, 2000-2300 euro al mese a luglio e 2500–2800 euro ad agosto.
MONTAGNA – Molto vivace il comparto delle locazioni, soprattutto nelle ultime settimane di progressiva riapertura. Le richieste si sono indirizzate anche per i mesi che normalmente destano poco interesse, come maggio-giugno e settembre-ottobre, per via dello smartworking. Il clima più secco della montagna, nei mesi estivi, favorisce le lunghe permanenze, sebbene con l’Italia in zona bianca la tendenza potrebbe subire un rallentamento in attesa delle previsioni per l’autunno, che nonostante le vaccinazioni presenta ancora numerose incertezze sul pieno ritorno alla normalità.