Marzo 19, 2024

Mutui, previsioni 2022: mercato in crescita e forte impulso dall’immobiliare

E’ lecito aspettarsi che i tassi fissi dei mutui si innalzeranno nel corso del 2022 e del 2023, e non c’è alcun dubbio sul “se” aumenteranno, ma sul “quando”. Questo dipenderà certamente dalle decisioni delle banche centrali su come fronteggiare l’inflazione.

Il mercato dei mutui continua la sua crescita e i dati relativi alle erogazioni confermano una forte concentrazione sulle operazioni di acquisto, che rappresentano ormai quasi 9 operazioni su 10. “Secondo le nostre stime – afferma Renato Landoni (nella foto), Presidente Kìron Partner – il 2021 dovrebbe chiudersi superando i 60 mld di euro di mutui erogati, con un aumento di circa 10 mld di euro rispetto al 2020. Questo dato è di per sè interessante, ma lo è ancor di più se consideriamo anche la difficile situazione generale vissuta a livello economico nel corso di questi ultimi due anni”.

Gli istituti – continua Landoni – alla luce della forte liquidità di cui dispongono, hanno continuato ad erogare credito alle famiglie, ponendo particolare attenzione alla qualità del credito concesso. Le agevolazioni a beneficio dei giovani previste nel PNRR hanno fatto il resto facendo accelerare ulteriormente la concessione di credito finalizzata all’acquisto immobiliare”. “Sul fronte tassi, l’andamento degli indici medi relativi ai mutui casa ha registrato nella seconda parte del 2021 un lieve aumento. Tuttavia non si prevedono particolari cambiamenti nel 2022: i tassi rimarranno contenuti ed i mutui convenienti. Il mutuo casa rimane al centro delle politiche di sviluppo degli istituti di credito a vantaggio delle famiglie”.

Cosa aspettarsi nel 2022 dai tassi di interesse?
tassi dei mutui sono leggermente aumentati verso la fine dello scorso anno, ma la sensazione è che le tensioni sull’inflazione produrranno comunque effetti a breve termine su chi si accinge a sottoscrivere un mutuo, destinato com’è a sopportare una rata mensile maggiore con il passare dei mesi, soprattutto se il mutuo prescelto sarà a tasso variabile. La decisione di acquistare casa con un mutuo, pertanto, deve essere presa al più presto possibile, perché già dallo scorso agosto l’aumento dei tassi è stato di circa lo 0,30%, e se il c.d. Tasso Finito non ha assunto misure maggiori è dovuto solo alla politica delle banche – fino ad oggi, non si sa quanto durerà – di compensare riducendo gli spread, che nel secondo e terzo trimestre 2021 erano rimasti ai livelli minimi dello 0,9% per i mutui a tasso variabile e dello 0,2% per i mutui a tasso fisso.

Pertanto, è evidente come sia lecito aspettarsi che i tassi fissi dei mutui si innalzeranno nel corso del 2022 e del 2023, e non c’è alcun dubbio sul “se” (aumenteranno), ma sul “quando”. Questo dipenderà certamente dalle decisioni delle banche centrali su come fronteggiare l’inflazione, per cui sarà bene tenere d’occhio le decisioni della BCE che, però, pare non abbia intenzione di rialzare i tassi prima di settembre, anche perché la crescita economica sostenuta non verrebbe incoraggiata da un incremento eccessivo dei tassi che farebbe comodo solo alle banche. Queste ultime, peraltro, hanno già cominciato ad aumentare gli spread dal quarto trimestre del 2021, ma i tassi sono ancora super convenienti rispetto a 12 anni fa, quando l’Euribor era al 5% e i migliori spread all’1,20 per cento.

Quale tipologia di mutuo conviene scegliere nel 2022?
La risposta è immediata: conviene ancora il tasso fisso, nonostante gli aumenti recenti. Certo, al momento il mutuo a tasso variabile ha tassi prossimi allo zero ed è molto attrattivo, ma nei prossimi mesi potrebbe riservare brutte sorprese. Pertanto, chi vuol farsi tentare dal tasso variabile deve necessariamente coprirsi dal rischio di un aumento insostenibile della rata mensile scegliendo soluzioni miste come quelle con il “CAP di tasso” (tasso massimo applicabile dalla banca, anche in caso di aumento sostenuto dei tassi) o con il meccanismo della “rata costante” (la rata rimane sempre uguale ma varia in aumento o diminuzione il periodo di ammortamento del mutuo).

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