Compravendite immobiliari e mutui, consuntivi a confronto. Milano corre più di tutti
Nella sfida tra appartamenti e ville le seconde conquistano terreno grazie alla pandemia. Il 35,5% dei mutuatari ha tra 35 e 44 anni, e sono in aumento i mutui agli stranieri. Milano al top del mercato.
Una delle conseguenze più evidenti dell’arrivo della pandemia è stata l’aumento del numero di acquisti di soluzioni indipendenti e semi-indipendenti. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha evidenziato come tra il 2019 ed il 2021 il tasso di acquisto di soluzioni indipendenti e semi-indipendenti sia passato dal 19,1% al 22,0% sul totale delle compravendite. Nello specifico, nel 2021, il 78,0% degli acquisti ha riguardato appartamenti, mentre nel 22,0% dei casi sì è trattato di ville singole, ville semi-indipendenti, case indipendenti, case semi-indipendenti e rustici.
Mettendo a confronto appartamenti e soluzioni indipendenti e semi-indipendenti, i primi hanno un tasso di acquisto per investimento superiore (17,6% contro 11,5%), mentre i secondi hanno una percentuale più alta di acquisti come abitazione principale e casa vacanza. Gli appartamenti, infatti, si prestano meglio a essere acquistati per investimento grazie a prezzi mediamente più contenuti, a una maggiore facilità di gestione e a un maggior numero di richieste da parte di potenziali inquilini. Inoltre, gli acquirenti più attivi sulle compravendite di appartamenti sono quelli con un’età compresa tra 18 e 34 anni (29,5%), mentre le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti sono maggiormente apprezzate da acquirenti con età compresa tra 35 e 44 anni (31,7%). L’acquisto di ville, villette e case avviene mediamente in età più avanzata, poiché generalmente si tratta di tipologie più costose, e in molti casi la villa è l’acquisto definitivo.
Gli appartamenti sono la tipologia preferita dai single – il 34,4% delle compravendite di appartamenti sono state concluse da questa categoria – mentre ville e case sono quasi sempre acquistate da famiglie (83,2%). Nel 51,0% dei casi, chi acquista un appartamento lo fa grazie all’accensione di un mutuo, percentuale che sale al 53,1% se la compravendita riguarda una soluzione indipendente o semi-indipendente. Inoltre, ad essere finanziati sono principalmente cittadini italiani (74,8% dei mutui), ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri che accedono al credito casa: attualmente quasi il 14,0% è rappresentato da cittadini europei e 11,2% è rappresentato da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.
Secondo Kìron Partner, la maggiore concentrazione di erogazioni si trova nella macroarea settentrionale, con il 60,7%. Seguono a molta distanza Italia Meridionale e Italia Centrale con valori rispettivamente del 15,6% e del 16,4%. Solo il 7,3% sottoscrive un mutuo nelle isole. L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2021 è 40,1 anni. In relazione alle fasce d’età, poi, la popolazione più giovane è quella che fa un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la percentuale decresce con l’aumentare dell’età. C’è una leggera preponderanza dei 35-44enni rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 35,5%, quella più giovane pesa invece il 33,6%. La sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’85,1% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte del 9,4% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 2,9% di lavoratori a tempo determinato.
Sul mercato residenziale, Milano si conferma regina assoluta. Nella seconda parte del 2021, infatti, le quotazioni immobiliari di Milano hanno messo a segno un incremento del 4,6%, e prosegue il suo trend estremamente positivo anche nel 2022: a livello di prezzi non conosce riduzioni dal 2016, anno in cui si sono stabilizzati, per poi crescere sempre e non arrestarsi neanche durante la pandemia. La città chiude il 2021 con un aumento delle transazioni pari al 24,4% rispetto al 2020, per un totale di 26.923 immobili scambiati.