Economia lombarda, in netta ripresa dopo i disastri del 2020
La regione Lombardia si conferma la più attrattiva d’Italia per gli investimenti e tra le più promettenti in Europa. Investitori da tutto il mondo al Forum “Invest in Lombardy”.
Di Adriana Cardinale*
Lombardia sempre più regione trainante dell’economia italiana, secondo quanto emerso nel corso dell’evento “Invest in Lombardy Forum”. Oltre a confermarsi come regione più attrattiva d’Italia, i dati la collocano anche tra le principali in Europa. Infatti, se si considerano gli ultimi cinque anni (2018-2022, aggiornamento a febbraio 2022) i progetti di investimento in attività produttive in Lombardia si attestano a 296, su un dato nazionale complessivo pari a 705. Un trend sempre in crescita: nel 2020 si è toccato 1,78 miliardi di euro a fronte di 1,28 miliardi di euro del 2019, e 13.673 nuovi posti di lavoro creati con un potenziale di ulteriori possibili investimenti pari a 5,785 miliardi di euro.
Attrattività del territorio e investimenti, pertanto, sono i due fattori che pongono la Lombardia in buona posizione di fronte alle sfide di uno scenario mondiale in drastica trasformazione. In tal senso, il progetto “Invest in Lombardy”, realizzato da Regione Lombardia in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Promos Italia – l’agenzia nazionale del sistema camerale per le attività internazionali – è finalizzato a creare le migliori condizioni a supporto dell’attrattività del territorio lombardo e degli investimenti diretti esteri. Di pari passo procede anche ‘AttraCT‘, grazie alla quale su spinta regionale sono stati coinvolti i comuni lombardi nella mappatura di opportunità insediative per iniziative di investimento industriale o immobiliare.
Tra il 2018 e il 2022 sono state 400 le imprese interessate a sviluppare progetti imprenditoriali in Lombardia. Gli investitori provengono da diverse aree del mondo: USA, Francia, Germania, Regno Unito, tra i primissimi, ma anche Asia in particolare Cina, Giappone, Corea e India. Le 20 aziende assistite dal team regionale che hanno finalizzato l’apertura in Lombardia si stima che abbiano portato investimenti attesi per 128 milioni di euro e un impatto occupazionale di oltre 860 unità. Il team di assistenza di Invest in Lombardy si serve largamente delle opportunità mappate sulla piattaforma dedicata . “Oggi è prioritario per l’economia lombarda rafforzare la politica industriale costruendo la propria autonomia strategica. Siamo già la principale destinazione di investimenti esteri, e per mantenere questa leadership dobbiamo identificare e accompagnare le imprese che potranno portarci nuove risorse: non solo economiche ma anche di competenze e tecnologia”, ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio.
L’iniziativa di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Promos Italia, dunque, reca dati confortanti che fanno da contraltare a quelli più recenti contenuti nel rapporto Anci “I Comuni della Lombardia 2022“, per il quale la pandemia ha determinato la chiusura di più di tremila imprese lombarde su un totale di 1.506 Comuni (il 70% dei quali sotto i 5mila abitanti). L’industria, infatti, è nel 62,4% la prima fonte di ricchezza dei centri lombardi, mentre in Italia il medesimo settore pesa per il 30,3% (60,2% il settore primario, agricoltura e attività estrattiva, e il 9,5% il terziario, ossia servizi e turismo). La Lombardia, invece, è una regione a forte vocazione manifatturiera, per cui l’anno del Covid, con un calo dello -0,4% del saldo aperture/chiusure di imprese aveva determinato una frenata violenta per l’economia regionale. Solo Città metropolitana di Milano, per esempio, ne aveva perse 1.159.
* Segreteria di redazione P&F