Dicembre 2, 2024

Mercato immobiliare: i piccoli centri urbani mettono a segno crescite interessanti

Le realtà più piccole e a misura d’uomo riescono a mettere a segno un buon aumento dei valori immobiliari, grazie alla buona qualità di vita, alle aree verdi e alla vicinanza al mare.

Le analisi condotte dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa restituiscono l’immagine di un mercato immobiliare decisamente favorevole, ma nelle grandi città si fa già sentire il rallentamento della domanda dovuto alle preoccupanti notizie di guerra in Europa.

In realtà si tratta di una sospensione del trend, testimoniato da un lieve allungamento dei tempi di vendita di immobili residenziali soprattutto nelle grandi città. Complessivamente, pertanto, la domanda di case non sembra essersi arrestata in modo stabile, e i due megatrend che trainano il mercato – il desiderio di acquistare la prima casa e quello di migliorare quella già esistente – fanno ben sperare in un ritorno all’investimento immobiliare, che in questi primi mesi del 2022 si è confermato anche grazie all’inflazione elevata, ma a livello di transazioni sono i comuni non capoluogo quelli che registrano un trend migliore, e questo si riflette anche sul dato relativo ai valori immobiliari, cresciuti dell’1,9% nella provincia e dell’1,8% nelle grandi città (+1,3% nell’hinterland).

Pertanto, le realtà più piccole e a misura d’uomo riescono a mettere a segno un buon risultato, a conferma di quanto era emerso nel 2021. Ci sono diversi piccoli centri, con una buona qualità di vita (aree verdi, vicinanza al mare), che registrano aumenti dei valori avvero considerevoli. Livorno è uno di questi, con una crescita dei prezzi dell’8,3% e per la quale sono in previsione importanti lavori di riqualificazione e potenziamento del porto. Si conferma l’ottimo trend di Trieste, che ormai da diversi semestri evidenzia un recupero dei valori immobiliari, essendo oggetto di interesse di acquisti da parte di investitori nazionali e internazionali per via del progetto di riqualificazione del porto Vecchio. Bene anche Pesaro, Ravenna e Trento. Una menzione a parte per Monza, che ha dalla sua la vicinanza a Milano, città dalla quale molti residenti si stanno trasferendo. Da segnalare poi che diversi capoluoghi della classifica sono anche sede di importanti poli universitari.  

Un altro indice interessante da tenere in considerazione per monitorare lo stato di salute del mercato immobiliare è costituito dai tempi di vendita, ovvero il tempo necessario per collocare con successo la casa sul mercato. I tempi di vendita diminuiscono leggermente nelle grandi città e nei capoluoghi di provincia: nelle prime si registrano 114 giorni contro i 118 di un anno fa, nelle seconde 138 giorni contro 146 giorni dello stesso periodo del 2021; ma nell’hinterland delle grandi città si registra un calo nei tempi di vendita di ben tredici giorni rispetto all’ultima rilevazione, a testimonianza di una maggiore domanda. Infatti, i tempi di vendita più veloci si registrano a Vicenza (89 giorni), Taranto (100 giorni) e Modena (104 giorni), tutte città a misura d’uomo.

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