Economia, boom per il mercato europeo delle ristrutturazioni edilizie
Solo per l’ammodernamento degli ascensori si prevedono più di 13 miliardi di entrate a livello mondiale entro la fine dell’anno corrente e altri 7 miliardi entro il 2030. In primo piano le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale.
Per costruire servono pazienza e ingegno, ma per ristrutturare non possono mancare attenzione e passione per il miglioramento: poche parole per esprimere qualità imprescindibili che vengono accolte a braccia aperte dalle principali realtà del settore del Vecchio Continente. Le prime conferme in merito giungono da Statista, secondo cui il mercato europeo delle ricostruzioni edilizie supererà quota 990 miliardi di dollari entro la fine dell’anno corrente. E non è finita qui perché, entro i prossimi tre anni, si prevede un ulteriore incremento che spingerà il settore ben oltre il trilione di ricavi.
Il principale motivo dietro a quest’impennata? Sicuramente la volontà di trasformare gli edifici delle città in smart building, ovvero strutture in grado di ridurre le emissioni di gas (attualmente le metropoli e gli edifici che ne fanno parte sono responsabili del 36% delle “gas emission” europee totali). Entrando più nel dettaglio, il settore delle ristrutturazioni edilizie comprende una serie di attività e, tra queste, ne esiste una che si prenderà sempre più la scena nel presente e nel futuro: l’ammodernamento degli ascensori. Infatti, mediante la sostituzione completa di un impianto o di singoli componenti, è possibile dotare l’ascensore di connettività, consentendo l’attivazione di un’ampia serie di servizi digitali a valore aggiunto. In questo caso non si parla più di un semplice spostamento tra piani, bensì di elevatori smart capaci di offrire un’esperienza di utilizzo unica, semplificando la vita quotidiana degli utenti e dei gestori.
Restando sulla stessa lunghezza d’onda, il mercato globale relazionato all’ammodernamento degli ascensori, come indicato da Industry Arc Analysis, chiuderà il 2023 con più di 13 miliardi di dollari di fatturato. Ma non è tutto, perché entro il 2030, infatti, l’asset sfiorerà i 20 miliardi di ricavi con una crescita media annuale composta pari al 9,5%. Cosa caratterizzerà le città e gli ascensori del futuro? Secondo Giovanni Lorino, Amministratore Delegato di KONE Italia “grazie agli edifici di ultima generazione sono previsti nei prossimi anni l’abbattimento dei consumi e una drastica riduzione delle emissioni di CO2. Gli ascensori contribuiscono al consumo energetico dell’intero edificio e con il loro ammodernamento possiamo ridurne l’impatto sino al 70%”.
“Di recente – continua Giovanni Lorino – abbiamo elaborato insieme a European House Ambrosetti il 1° Rapporto strategico sugli “smart building”. L’obiettivo primario è l’evoluzione del parco immobiliare italiano verso una transizione sostenibile, la decarbonizzazione e l’efficientamento energetico. E sotto questo punto di vista, saranno fondamentali gli ascensori, anzi gli ascensori di ultima generazione. L’intelligenza artificiale, inoltre, permetterà di monitorare le prestazioni dei singoli elevatori, rendendo possibile anticipare eventuali imprevisti e apportare, all’interno di un arco temporale relativamente breve, modifiche o aggiornamenti mirati ed efficaci. E con l’intelligenza artificiale basata su cloud è possibile archiviare i dati relativi ad ogni singolo ascensore e, in seguito, analizzarli al fine di individuare possibili malfunzionamenti, evitare fermi impianto non programmati e garantire la massima disponibilità degli impianti stessi”.