Aziende e benessere dei dipendenti: boom per il mercato dei servizi payroll in outsourcing

Il mercato dei servizi payroll sta vivendo una fase di grande crescita prospettica (+47% entro il 2030). Tra IA e Big Data, ecco i trend che stanno rivoluzionando il settore.
Continua la crescita del mercato dei servizi di payroll in outsourcing: se lo scorso anno il valore del settore a livello globale ha superato i 25,3 miliardi di dollari, entro il 2030 toccherà i 37,3 miliardi. Un servizio fondamentale per le aziende, che troppo spesso non affidano il processo di elaborazione delle buste paga ad un partner esperto, incorrendo spesso in errori davvero “salati”: il 20% di queste, infatti, contiene inesattezze, causando perdite importanti.
Secondo quanto emerge da una recente ricerca realizzata da Research and Markets, entro i prossimi 7 anni si assisterà ad un’importante espansione del settore a livello globale, che passerà dai 25,3 miliardi di dollari del 2022 ai 37,3 del 2030 (+47%), grazie a un tasso di crescita medio annuo composto del 5%. Uno dei fattori trainanti di questo settore è legato al risparmio di tempo e dei costi che l’esternalizzazione del servizio consente, riducendo la necessità di formare personale interno addetto alle paghe e permettendo allo stesso tempo ai team HR di concentrarsi su aree più strategiche per le organizzazioni. “Le aziende hanno necessità di dedicarsi completamente
al business aziendale, e in particolar modo gli HR devono essere sempre più attenti al benessere dei dipendenti delle proprie aziende”, dichiara Ivan Moretti, Co-Owner & Board Member di Zeta Service. Spesso infatti le aziende scelgono questi servizi per eliminare l’eccessiva manualità e il dispendio di tempo che queste attività impongono ai dipendenti, riducendone il benessere all’interno dell’azienda. In quest’ottica, l’automazione e l’intelligenza artificiale permetteranno di semplificare e ottimizzare ulteriormente i processi di gestione degli stipendi, supportando il lavoro delle risorse dell’azienda.
Il trend di crescita a livello globale si riflette anche a livello europeo: secondo quanto emerge dalla ricerca realizzata da Allied Market Research in Europa, per esempio, la crescita più rilevante nel mercato del Payroll Outsourcing si è registrata nel 2021, in virtù soprattutto dell’aumentato utilizzo di applicazioni mobili e basate sul cloud, ma anche per via delle normative governative che spingono sempre più aziende ad investire nel cloud computing. Questo mercato sembra essere florido anche in Italia, dove la maggior parte delle imprese si rivolge ad aziende specializzate in paghe ed amministrazione in outsourcing. “L’outsourcing è sempre più richiesto data la crescente riduzione delle competenze all’interno degli uffici del personale e la difficoltà nel reperire nuove risorse, che, vista la poca offerta, diventano sempre più preziose”, spiega ancora Moretti.
Quello del payroll in outsourcing è dunque un servizio davvero necessario per le aziende, considerando anche che spesso la gestione interna può comportare errori e perdite economiche anche abbastanza importanti: si parla in questo caso di “Payroll Leakage”. La nota rivista Forbes US riporta, tra gli errori più frequenti, la classificazione errata dei dipendenti o la mancata conoscenza di nuove normative, che spesso comportano il pagamento di importanti sanzioni. Ancora, il mancato rispetto delle scadenze nel pagamento delle tasse o degli stipendi può rappresentare un problema fiscale ma anche organizzativo, generando il malcontento dei propri dipendenti, esattamente come l’errato calcolo delle retribuzioni. Pertanto, diventa fondamentale l’esternalizzazione dei servizi.
In quest’ottica, i trend che guideranno il mercato del payroll nel futuro saranno diversi. Innanzitutto lo smart working, che è diventato ormai parte integrante del mondo del lavoro ma richiede il mantenimento di un elevato coinvolgimento dei dipendenti per via dell’implicito distanziamento sociale che esso comporta nel luogo di lavoro, rendendo meno attrattive le aziende che lo applicano su larga scala. Un secondo trend è rappresentato dal Partner Unico: le aziende cercano un partner unico per tutta l’area dei servizi HR, quindi un unico interlocutore anche per il payroll. Il controllo sui dati è un altro trend importantissimo, poiché le aziende hanno sempre più bisogno di accesso immediato a dashboard e reportistiche legate ai costi del personale, da condividere con la casa madre. In tal senso, il payroll outsourcing giocherà un ruolo ancora più fondamentale grazie all’intelligenza artificiale e alla sua capacità di elaborare le analisi predittive dei costi del personale.
Infine, la Digitalizzazione, che grazie all’espandersi del lavoro a distanza sta spingendo sempre più aziende a digitalizzare le comunicazioni, anche quelle legate agli aspetti amministrativi, con i propri dipendenti. Relativamente al rischio di violazione dei dati sensibili – che la digitalizzazione amplifica ineluttabilmente – le aziende si affideranno sempre di più ai partner outsourcing perchè hanno già sistemi di protezioni dati più evoluti e, quindi, più sicuri e meno costosi.