Febbraio 15, 2025

L’Oktoberfest evento mondiale. Il mercato della birra festeggia una crescita record

In Italia la birra è largamente più venduta del vino bianco e rosso. A livello globale le stime prevedono una crescita del mercato dai 560 miliardi di dollari del 2021 ai agli oltre 750 del 2027.

L’inizio dell’Oktoberfest a Monaco di Baviera, lo scorso 16 Settembre, ha dato il via a un mese di festa che coinvolge tutto il mondo. Dalla Germania agli Stati Uniti si moltiplicano le feste della birra e festeggia anche il mercato. A livello globale le stime prevedono una crescita dai 560 miliardi di dollari del 2021 ai agli oltre 750 del 2027. In Italia, in particolare, la birra fa da volano per la filiera agroalimentare, e risulta essere la bevanda più richiesta nei locali davanti a vino bianco e rosso.

L’Oktoberfest di Monaco di Baviera è la festa della birra più importante del mondo, ed è una celebrazione iniziata nel 1810 per festeggiare il matrimonio tra il principe, e futuro re, Ludwig I di Baviera, con la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen. Otto anni dopo, nel 1818, l’idea fu ripresa da Guglielmo I, re di Württemberg, che indisse una grande festa a Stoccarda per alleviare il morale dei contadini che avevano perso il raccolto a causa del maltempo, dando così origine alla Cannstatter Volksfest. Col passare del tempo, la tradizione delle feste della birra ha varcato i confini tedeschi e si è diffusa in tutto il mondo e, nella maggior parte dei casi, il periodo scelto rimane quello che va dalla metà di settembre alla metà di ottobre. A Vienna, per esempio, si festeggia dal 21 settembre all’8 ottobre con la Wiener Kaiser Wiesn, mentre nell’italianissima Trento le celebrazioni si svolgono lungo un intero mese, con fiumi di birra. Dal 18 al 21 ottobre Varsavia rende omaggio alle birre artigianali con il Festiwal Piwa. La festa della birra arriva anche oltreoceano, dal 21 al 23 settembre Denver ospita il Great American Beer Festival.

Il 2023 – anno che chiude idealmente il periodo più duro della pandemia – è il periodo ideale per festeggiare e per fare alcuni bilanci per il mercato della birra che, secondo Statista, passerà dai 560 miliardi di dollari del 2021 agli oltre 750 miliardi del 2027 (+34%), con un tasso composto di crescita annuale del +5,44% e una crescita parallela nei volumi che toccheranno i 189,30 miliardi di litri entro il 2027. Sul podio dei produttori si trova la Cina, dove viene generata la maggior parte delle entrate, pari a 125,60 miliardi di dollari nel 2023. A livello globale, la birra è la bevanda alcolica più consumata, rappresentando circa il 60% del volume totale del mercato. Indicativo della riscoperta delle abitudini tradizionalmente associate al suo consumo, dopo la parentesi pandemica, è il dato che mostra come entro il 2027, il 52% della spesa e il 33% dei consumi in volume nel mercato della birra saranno attribuibili all’acquisto fuori casa, ad esempio nei bar e ristoranti.

Proprio la birra, secondo la recente ricerca realizzata da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork, in Italia è la bevanda di qualità più richiesta nei locali (59%), davanti alle bollicine (39%) al vino bianco (38%) e al vino rosso (34%). In Italia cresce anche il mercato delle birre artigianali. Secondo il Registro delle imprese CCIAA, nel 2022 le realtà che producono birra in Italia hanno raggiunto le 1.326 unità occupando un totale di 9.612 addetti diretti, con una crescita rispetto al 2015 del 104% in termini di birrifici e del 22% in termini di addetti (dati emersi nel Report 2022 “Birra artigianale, filiera e mercati” di Unionbirrai).

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