“Intelligenza patrimoniale”: l’esperienza dei family office per governare il patrimonio familiare
E’ uscito il nuovo libro di Giovanni Cuniberti, che svela ai detentori di patrimonio come proteggere, gestire e far crescere la propria ricchezza nel tempo grazie a nuove competenze e ai Family Office.
Oltre 10 mila miliardi è la ricchezza privata degli italiani, quasi quattro volte il debito pubblico nazionale e cinque volte il PIL. Lo studio della Banca d’Italia e dell’Istat del 2023 denominato “La ricchezza dei settori istituzionali in Italia” mostra come le famiglie italiane dispongono della ricchezza netta più alta in Europa con un rapporto di 8,7 volte il reddito disponibile.
Il “tesoro” delle famiglie italiane è il frutto della cultura contadina italiana, in particolare di quelle generazioni che nell’immediato dopoguerra hanno saputo ricostruire e rilanciare il Paese avendo una naturale propensione al sacrificio e al risparmio e mantenendo comportamenti più parsimoniosi di quelli attuali, con una forte vocazione verso l’immobiliare, sempre preferito ad altre tipologie di investimento (il 60% dei patrimoni degli italiani viene infatti investito in immobili, con poca liquidità disponibile). Allo stesso tempo, l’Italia è l’unico Paese europeo che dagli anni ’90 ha visto diminuire il reddito medio: solo negli ultimi dieci anni, lo sviluppo della ricchezza degli italiani è cresciuta del 30% in meno rispetto a quella americana. Questo perché la ricchezza non genera altra ricchezza se il capitale rimane fermo, e pertanto un approccio passivo sul proprio patrimonio non è mai una soluzione redditizia.
Per comprendere meglio lo scenario italiano, basti pensare al concetto di inflazione, ossia al costante aumento dei prezzi che determina la riduzione del potere di acquisto della moneta: quando l’inflazione cresce, il valore reale di tutte le grandezze monetarie diminuisce. Questo significa che mantenere la liquidità ferma per un certo periodo porta con buona probabilità a impoverirsi. Invece, per gestire il patrimonio nella sua interezza è fondamentale che il risparmiatore possa essere consigliato nelle scelte in modo trasversale, ovvero su diversi livelli, mobiliare, immobiliare e gestione dei rischi.
Analizzare approfonditamente il proprio patrimonio, affrontare e superare la paura di perdere tutto, pianificare e impostare le priorità, creare un bilancio patrimoniale complessivo, conoscere gli strumenti che servono per raggiungere gli obiettivi, diversificare il rischio, proteggere la ricchezza e far prosperare il capitale, trovarsi preparati davanti a un potenziale “cigno nero” ed essere in grado di cavalcarlo, limitare al minimo l’azzardo morale, considerare i quattro asset su cui operano i gestori (beni reali, azioni, obbligazioni, liquidità) analizzandone al meglio rischi e benefici. Sono alcune delle nozioni e delle teorie sviluppate nel nuovo libro del Prof. Giovanni Cuniberti “Intelligenza Patrimoniale. I principi per governare il patrimonio famigliare” (180 pagine, Ediz. Libri d’Impresa), che intende fare riflettere sull’importanza di curarsi del proprio patrimonio e stimolare una presa di coscienza che includa comportamenti opportuni, nuove competenze, ma soprattutto la riscoperta di valori familiari, con l’obiettivo di raggiungere un maggior controllo sulla propria ricchezza e di saper scegliere come gestire il patrimonio familiare, magari costruito con abnegazione e fatica da più generazioni.
“Intelligenza Patrimoniale” significa muoversi ragionando sulla diversificazione e sulla consapevolezza delle scelte di gestione, adottando pertanto un approccio sistemico, più contemporaneo, alla gestione del denaro che fa leva su aspetti multidisciplinari, dalla psicologia fino all’intelligenza artificiale. Sono le competenze messe a frutto nei c.d. Family Office, strutture olistiche e indipendenti che gestiscono i patrimoni abbracciando l’intera area della governance, garantendo ai nuclei familiari il pieno controllo. In Italia è un modello adottato principalmente dalle grandi famiglie imprenditoriali, e se ne contano circa 200 tra Single Family Office (strutture organizzate per la gestione di una singola famiglia), Multi Family Office (organizzati per la gestione di un gruppo definito di famiglie) o studi consulenziali composti da pool di professionisti che offrono i loro servizi a diverse famiglie patrimonializzate.
Dal punto di vista storico, il primo Family Office della storia risale al 1882, quando John D. Rockefeller decise di creare una società di professionisti con il compito di gestire e amministrare le operazioni imprenditoriali e le crescenti necessità di investimento della sua famiglia. A oggi, si stima che negli Stati Uniti esistano oltre 4.000 Family Office che gestiscono circa 1.000 miliardi di dollari. L’Europa, con una quota di mercato del 20% (contro il 75% degli Stati Uniti), accusa un certo ritardo principalmente legato a ragioni culturali.