Aprile 18, 2024
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Consulenti finanziari: l’età media avanza, la forma fisica meno. I consigli del personal trainer

Moltissimi consulenti finanziari hanno più di cinquant’anni e la prospettiva di lavorare per almeno altri quindici. Per loro è fondamentale ritagliarsi del tempo da dedicare ad una corretta attività fisica. Ecco i consigli di uno dei personal trainer più richiesti dai professionisti romani.

Intervista di Adriana Cardinale

Di barriere all’entrata della professione e di aumento dell’età media dei consulenti finanziari P&F si occupa già da tre anni – dalla sua fondazione, quindi – ed il bilancio non è dei migliori: a parte qualche iniziativa isolata di poche reti, la visione di lungo periodo del passaggio generazionale è al momento un argomento quasi tabù, e si preferisce privilegiare, al suo posto, il recruiting di professionisti quarantenni che assicurino nel breve termine il passaggio del portafoglio dei colleghi sessantenni, prossimi alla pensione.

Questo meccanismo di ricambio parziale, da un lato impedisce alle reti di avviare una sistematica campagna di inserimento e formazione dei più promettenti neolaureati e, dall’altro, impone ai consulenti ultra-cinquantenni di mantenersi in buona salute per i successivi dieci-quindici anni, allo scopo di reggere bene ad un carico di lavoro che diventa sempre più impegnativo con l’avanzare dell’età. Fondamentale, quindi, dedicare del tempo alla propria forma fisica, che in molti sottovalutano ritenendo che essa faccia parte più della sfera personale che di quella professionale, sottovalutandone gli effetti positivi riscontrabili anche in ambito lavorativo.

P&F ne parla oggi con Gianluca Valenti*, uno dei personal trainer più richiesti nella città di Roma, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’argomento.

Gianluca, che stile di vita consiglieresti ad un consulente finanziario ultra-cinquantenne, che svolge sia una intensa attività di relazione all’esterno della banca che un discreto carico di mansioni amministrative?
Innanzitutto una premessa: noi tutti dovremmo capire che il movimento e l’attenzione nei confronti del nostro corpo è una doverosa necessità. È grazie alla salute del nostro corpo e della nostra mente che riusciamo a raggiungere buone capacità fisiche e a raggiungere obiettivi di qualsiasi genere. Abbiamo bisogno di costante “manutenzione“, proprio come un autoveicolo, per aumentare la nostra qualità di vita anche in termini di longevità. Pertanto, qualunque sia il lavoro da svolgere, il movimento è una necessità lungo l’intero corso della nostra vita. Naturalmente, c’è chi pratica questa attività di “manutenzione” fisica da sempre, ed arriva all’età matura con una certa autonomia e conoscenza delle cose da fare, e chi invece decide di farlo in ritardo; è soprattutto in questo momento che può entrare in gioco il personal trainer.

Come può definirsi in poche parole un personale trainer, e cosa può fare per un professionista così dinamico come il consulente finanziario?
Il personal trainer è un interprete delle esigenze psicomotorie individuali, che vanno analizzate e interpretate. Per esempio, quello che viene comunemente chiamato dinamismo lavorativo non è affatto “manutenzione fisica”. Considerarlo tale ci fa cadere nello stesso errore che commettono le casalinghe quando pensano che le attività di cura della casa siano un allenamento per il proprio corpo. Per un consulente finanziario ultra-cinquantenne, che si approccia al movimento dopo un lungo periodo di inattività o addirittura per la prima volta, il primo consiglio è quello di dedicarsi ad una fase preliminare di attività cardiovascolare, come una semplice camminata sportiva, ma con scarpette e tuta al parco, non una passeggiata per le vie del centro. In combinazione alla camminata è bene recarsi in una palestra, per utilizzare i pesi. Non bisogna avere paura dei pesi, non servono solamente per “pompare i muscoli e mostrarli in spiaggia”; il loro scopo è soprattutto quello di stimolare il metabolismo a consumare più calorie e ad attivare i vari distretti muscolari anche per la prevenzione di infortuni.

In generale, qual è lo stile alimentare consigliato per un ultra-cinquantenne che ha la prospettiva di dover lavorare ancora per altri 10 o 15 anni?
Lo stile alimentare che consiglio sempre è quello mediterraneo, bilanciando in micro e macro nutrienti, affidandoci sempre ad un medico nutrizionista qualificato, che educa a mantenere una corretta alimentazione. Per chi è in sovrappeso, la soluzione migliore per migliorare l’indice di massa corporea è il deficit calorico, e cioè la differenza tra calorie ingerite e calorie consumate. Da evitare accuratamente le “diete estreme da rivista”.

Lei svolge la sua attività prevalentemente presso l’abitazione del cliente. Lascia anche “i compiti da fare a casa”?
Come per il nutrizionista, la mia attività ho lo scopo di educare il cliente ad una corretta attività fisica, insegnando alcuni esercizi e poi chiedendo loro di svolgerli anche autonomamente.

E’ possibile mantenersi in forma senza utilizzare attrezzi e/o macchinari?
Assolutamente si, c’è una infinità di esercizi ed attività a corpo libero, ma per una progressione graduale l’utilizzo di attrezzature è consigliabile.

Se un cliente le dicesse di voler attrezzare una mini-palestra in casa, che strumenti consiglierebbe?
Questa domanda fa parte dalla mia quotidianità, poiché i clienti mi chiedono spesso di allestire piccoli spazi attrezzati per il movimento a casa. Un ottimo strumento per iniziare, facilmente reperibile ed utilizzabile a tutte le età, è il TRX (strumento dotato di cavi, cinghie e maniglie che sfrutta la forza di gravità e ha come unico sovraccarico il peso del corpo), da utilizzare ovviamente dietro la guida di un esperto qualificato. 

E  per l’allenamento fuori da casa, bicicletta o corsa? 
Una risposta generica potrebbe essere inopportuna, bisogna prima fare una attenta valutazione anche per queste attività. Diciamo che potenzialmente per tutti, l’allenamento meno invasivo ed efficace è la camminata sportiva.
Quali sono le fasce orarie in cui per una persona non più giovane è consigliabile fare attività fisica?
Dobbiamo essere realisti, dobbiamo confrontarci con Il tempo che abbiamo a disposizione, con il lavoro e con gli impegni familiari. Tuttavia è fondamentale ritagliarsi del tempo per una corretta ed adeguata attività fisica, e metterlo in agenda come qualunque altro impegno quotidiano di natura professionale. Tenersi in buona forma fisica, infatti, è parte integrante di qualunque professione, e rende migliori le nostre giornate. Provare per credere.  

Lei non utilizza i canali social per pubblicizzare la sua attività, come viene contattato solitamente? 
Non utilizzo volutamente i canali social, personalmente non li considero qualificanti, poiché popolati da personaggi un pò improvvisati. Io lavoro a Roma città, esclusivamente con il passaparola e tramite le segnalazioni dei centri sportivi. I miei clienti sono quasi tutti professionisti, tra cui diversi consulenti finanziari. Prendo impegni di lunga durata solo se posso farlo, dedicando al cliente il giusto tempo. A parte i mesi più duri della pandemia, durante la quale ci si è dovuti adattare alle sessioni in diretta video con i clienti, la presenza fisica del personal trainer durante l’allenamento è fondamentale.

* Gianluca Valenti, Personal Trainer e fitness manager Wellink op Technogym
e-mail: gianlucavalentipersonaltrainer@gmail.com