Marzo 19, 2025

Andamento prezzi grandi città italiane ultimi 10 anni. Soltanto Milano con trend positivo

Milano è l’unica città italiana in cui il mercato immobiliare ha espresso valori positivi negli ultimi dieci anni. Record negativo a Genova, dove le case valgono meno della metà rispetto al 2011.

Secondo i dati forniti periodicamente dall’Ufficio Studi Tecnocasa, le maggiori città italiane non hanno ancora recuperato le quotazioni antecedenti al 2011, ad eccezione di Milano. Alcune sono vicine al raggiungimento di quelle soglie, ma nel complesso l’analisi ed il confronto dei prezzi delle abitazioni nelle grandi città negli ultimi 10 anni mostra un quadro perfettamente in linea con quanto i proprietari di immobili hanno sperimentato personalmente al momento di vendere la propria casa. Il grafico rappresenta l’andamento dei prezzi tra il 2011 e il 2021, in giallo sono evidenziati i valori massimi e in rosso i valori minimi di ogni singola serie storica.

Posto 100 il prezzo medio degli immobili nel 2011, l’unica città che guadagna valore negli ultimi dieci anni è Milano, che si attesta ad un valore cumulato di 111,5, guadagnando quindi l’11,5%.

Milano toccava il suo minimo nel 2016, quando arrivava a 80,2, per poi risalire velocemente fino ad arrivare ai valori attuali, con un trend in ascesa che si è confermato anche nella prima parte del 2022. Limitano  i danni città come Bologna e Firenze, che registrano rispettivamente una perdita del 7,5% e del 7,9% dei propri valori immobiliari. Anche il mercato immobiliare di queste due città ha visto un andamento simile alla capitale della Lombardia, con Bologna che ha toccato il suo minimo nel 2015, quando la media dei valori arrivava a 69,5, per poi recuperare negli anni successivi fino ad oggi (92,5); mentre Firenze aveva contenuto il ribasso con un minimo – tra il 2014 e il 2015 – di 82,8 per poi risalire fino al 92,1 della ultima rilevazione.

Anche Verona evidenzia un trend in ripresa, con il valore minimo registrato nel 2015 (75,2) e poi prezzi in costante crescita fino ad arrivare a 84,4, perdendo in 10 anni il 15,6%. La città che perde maggiormente è invece Genova, che registra un prezzo medio di 45,6 (che è anche il minimo storico negli ultimi 10 anni), perdendo quindi il 54,4% del proprio valore. Al penultimo posto si piazza Torino, dove in 10 anni i prezzi degli immobili sono diminuiti del 35,6% (con il minimo nel 2020: 62,9), e non va molto meglio neanche a Roma, che registra un ribasso dei valori del 31,5%, dopo aver toccato il suo minimo nel 2020 con una media di 68,0.

Nel Sud Italia, invece, Napoli si differenzia dalle altre due maggiori città per via di un andamento al ribasso simile a quello di Milano, poiché ha raggiunto il suo minimo nel 2016 con una media di 65,9 (-34,1%), mentre sia a Palermo che a Bari i valori avevano raggiunto il minimo nel 2020 (rispettivamente 71,0 e 66,3), e nell’ultima rilevazione viene loro attribuito un valore medio di 72,4 (Palermo) e 70,3 (Bari).

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