Febbraio 7, 2025

In vendita il libro di Manlio Marucci: “Il consulente finanziario? Alla mercè degli intermediari”

“…ll consulente finanziario, come un maggiordomo, è alla mercé degli interessi e delle logiche espansive degli intermediari finanziari. In giacca e cravatta, svolge un ruolo subalterno e strumentale ed è alle dipendenze dell’intermediario senza esserlo giuridicamente…”.

E’ già in vendita il libro di Manlio Marucci, presidente di Federpromm (Federazione intercategoriale consulenti finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi), sociologo e docente di discipline socio-psicologiche, del lavoro e di economia.  

Il tema affrontato dall’autore nel testo dal titolo Consulenti finanziari zelanti maggiordomi degli intermediari (edito da Lightsky), costituisce uno schema di riferimento per comprendere la natura dei reali problemi che hanno governato la formazione della professione di consulente finanziario a partire dagli anni ottanta del secolo scorso fino ad arrivare ai giorni nostri, e cerca di far emergere una serie di contraddizioni, ancora oggi non risolte, che nascono dalla distorsione della qualifica di promotore dei servizi finanziari originariamente attribuita dalla legge sulle SIM del 2 gennaio 1991, n.1.

L’autore, lungo la sua narrazione, fa riferimento all’universo dei consulenti finanziari abilitati per l’offerta fuori sede – i consulenti con mandato e iscritti all’OCF – che sono circa 33.000, e non prende in considerazione i consulenti autonomi (c.d. feeonly) nè le società di consulenza finanziaria (Scf), per via del loro numero ancora molto limitato; però egli dà particolare risalto alle dinamiche di natura politica e socio-culturale sotto le quali si è venuta ad affermare tale professione agli occhi della comunità finanziaria e del vasto popolo dei risparmiatori-investitori nel nostro Paese. Inoltre, dedica alcuni paragrafi alle criticità ancora oggi presenti in relazione al riconoscimento formale del ruolo svolto dai consulenti finanziari, continuamente alla ricerca di un consenso sociale e di uno status più definito come educatori finanziari.

Il libro di Marucci si snoda attraverso una aperta provocazione, che nulla toglie al noto stile dialogante dell’autore, il quale definisce il consulente finanziario abilitato fuori sede come “uno zelante maggiordomo, alla mercé degli interessi e delle logiche espansive degli intermediari finanziari. In giacca e cravatta, svolge un ruolo subalterno e strumentale ed è alle dipendenze dell’intermediario senza esserlo giuridicamente”. Con questo approccio Marucci intende mettere in luce le crepe esistenti nell’immagine mainstream del consulente come di anello di congiunzione tra cliente, società prodotto e rete distributiva, veicolata dalla pubblicistica tradizionale, e ricostruisce la storia di questa professione facendo emergere, da un lato, le contraddizioni di fondo legate ai processi di formazione, alle dinamiche intersettoriali e ai rapporti di forza e lavoro tra i vari soggetti abilitati, e fornendo dall’altro uno strumento di analisi e riflessione critica per affrontare i problemi che hanno coinvolto e continuano a coinvolgere i professionisti dell’intermediazione finanziaria, creditizia e assicurativa.

Il libro è formato da una raccolta di 52 tra articoli e interviste di Manlio Marucci, pubblicati su carta, web e social network nel corso della sua carriera trentennale, durante la quale l’autore ha potuto sia maturare una significativa esperienza personale che ricevere numerosissimi racconti da parte dei colleghi che hanno condiviso con lui le stesse gratificazioni, frustrazioni e talvolta anche umiliazioni legate alla professione di consulente finanziario.

“….Assistiamo quindi ad una realtà certamente sempre più complessa che presenta però al suo interno molteplici criticità, soprattutto se al valore attribuito a queste dinamiche dello sviluppo si associa anche la situazione oggettiva delle aspettative di chi vuole intraprendere – in un mercato sempre più competitivo – l’attività di consulente finanziario e le condizioni umane ed economiche con cui si sono determinate le situazioni di lavoro nel tempo. Dinamiche che vedono in modo subalterno e strumentale la funzione degli stessi consulenti finanziari, alla mercé degli interessi e delle logiche espansive degli intermediari ….”.

Il testo è attualmente in vendita sul sito ManlioMarucci.it.

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