Novembre 3, 2024

Decreto Ristori, dal ministro Patuanelli garanzie per gli agenti di commercio

Sul tema dei ristori le sigle Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc incontrano il Ministro Patuanelli, chiedendo di attivare subito aiuti economici per gli agenti di commercio. Dal ministro arrivano garanzie.

Si è svolto il 16 novembre, in videoconferenza, l’incontro tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e i rappresentanti di Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc che, insieme a esponenti di tutte le altre importanti sigle nazionali, hanno rappresentato al titolare del Dicastero di via Veneto le problematiche degli agenti di commercio, finora esclusi dai benefici del cosiddetto Decreto Ristori.

L’incontro, fortemente sollecitato proprio da Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc – che la scorsa settimana avevano scritto al Presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia – ha consentito di illustrare al Governo le problematiche che i professionisti stanno affrontando in questo periodo di eccezionale contrazione economica, dovuta agli effetti della pandemia da Covid-19

Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc hanno rivendicato il diritto al percepimento del contributo a fondo perduto per agenti e rappresentanti di commercio, agenti in attività finanziaria e consulenti finanziari; il DPCM del 24 ottobre scorso ha infatti individuato i potenziali fruitori in base a determinati codici ATECO, escludendo “in maniera ingiustificata dall’alveo dei beneficiari le nostre categorie“.

Nello specifico le quattro sigle si sono riferite agli operatori cosiddetti “di filiera, le cui attività in questo momento sono oggettivamente limitate in maniera rilevante“. Il riferimento è, in particolare ma non esclusivamente, ad “agenti e rappresentanti di commercio del settore Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant, Catering); rappresentanti di commercio del settore turismo; rappresentanti di commercio del settore abbigliamento; agenti e rappresentanti collegati ad eventi, manifestazioni e cerimonie; agenti in attività finanziaria , compresi i collaboratori di agenti in attività finanziaria e i collaboratori di società di mediazione creditizia; infine, in generale, alle aziende “di filiera”, le cui attività sono oggettivamente limitate in maniera rilevante dai devastanti effetti della pandemia in corso“. Non solo, le quattro associazioni hanno chiesto “il rinvio a tutto il 2021 dei versamenti fiscali e contributivi Inps/Enasarco“.

Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc hanno quindi illustrato la propria proposta (già anticipata al MISE), sintetizzabile in due azioni: “la costituzione di un fondo ad hoc, destinato all’esclusivo ristoro della categoria degli agenti e rappresentanti di commercio della distribuzione, avente una disponibilità di almeno Euro 300 Milioni; la costituzione contestuale di un tavolo di confronto con le associazioni datoriali e quelle maggiormente rappresentative delle categorie in oggetto, finalizzato al costante dialogo tra le parti per l’ottimizzazione dei criteri di distribuzione dei ristori e la immediata risoluzione di possibili criticità emergenti“. Le sigle hanno anche prodotto un utile documento contenente elementi qualificanti per l’attribuzione del contributo a fondo perduto operanti nelle “zone” a diverso grado di rischio, così come stabilite dall’Esecutivo e modalità di calcolo della stessa.

Il Ministro Patuanelli ha affermato che i ristori ci saranno anche per gli agenti, rinviando approfondimenti di natura tecnica a una successiva riunione che sarà convocata la prossima settimana. 

Il Governo ha commesso un’omissione evidente nell’escludere le nostre categorie dal Decreto Ristori – fanno sapere Anasf, Assopam, Feferagenti e Fiarc in una nota congiunta – ma siamo fiduciosi che il dialogo aperto in queste ore possa portare a una veloce, pronta e sacrosanta inclusione delle nostre professioni nella platea dei beneficiari: perché servono riscontri chiari e immediati, senza rimbalzi di responsabilità o rinvii“.

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