Italpress, da Palermo a New York un sogno lungo 35 anni. Borsellino: un ponte tra aziende italiane e USA
Gaspare Borsellino: “New York è un osservatorio privilegiato e precursore di nuovi trend. Essere nella Grande Mela permette di conoscere ciò che dopo qualche tempo arriva poi in Europa ed in Italia”.
Dopo le redazioni e gli studi televisivi di Palermo, Roma e Milano, l’agenzia Italpress ha inaugurato l’ufficio di corrispondenza newyorkese. Un cammino lungo 35 anni, ed un futuro ancora da scrivere, fanno oggi di Italpress una realtà autorevole nel mondo dell’informazione nazionale ed internazionale.
In occasione del suo trentacinquesimo compleanno, l’Agenzia ha ricevuto prestigiosi attestati di stima dal mondo delle Istituzioni e dalle massime cariche dello Stato. “La vostra agenzia si è sempre contraddistinta per professionalità e per apertura al mondo e ai nuovi orizzonti comunicativi, integrando l’informazione tradizionale con i nuovi media. Sono dunque certo che saprete affrontare con determinazione e competenza le sfide impegnative che il mondo del giornalismo ha dinanzi a sé”, ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Ho sempre creduto che il legame tra il locale e il globale fosse una delle chiavi per fare buona informazione nel nostro tempo, un tempo sempre più complesso e interconnesso. Chi come Italpress coltiva questo legame e sa che da quel legame può trarre un valore aggiunto è dal mio punto di vista destinato ad avere successo”, ha affermato in un videomessaggio il premier Giorgia Meloni. Secondo il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè “un’agenzia con questo nome era destinata ad approdare in America. E lo fa in un ambito della globalizzazione che sta cambiando, che è sempre più selettiva”.
La storia di Italpress nasce nel 1988, quando un giovanissimo Gaspare Borsellino apre a Palermo un piccolo ufficio partendo dallo sport, un passe-partout che gli diede notorietà e gli permise di espandersi in altri settori: politica, ambiente, economia e attualità.
35° anniversario di Italpress: quali sono stati i momenti più significativi e le sfide più grandi che avete affrontato in tanti anni di lavoro?
“In questi 35 anni il mondo è cambiato tanto, così come ha fatto Italpress che si è adattata velocemente al cambiamento dei tempi. Quando abbiamo iniziato, ad ottobre del 1988, si trasmettevano i lanci ancora con il telex e non esisteva internet come strumento di comunicazione di massima. Dal 2000, dopo la dismissione della telegrafia risalente ai tempi di Marconi, abbiamo iniziato a trasmettere utilizzando i satelliti ed il protocollo IP di Internet. Abbiamo iniziato da Palermo – dove ha ancora sede la redazione centrale della nostra agenzia – con l’informazione sportiva che ci ha permesso di entrare in oltre 100 quotidiani dai più grandi e prestigiosi fino ai piccoli giornali di provincia. Oggi alla storica sede di Palermo si affiancano le due sedi di Roma e Milano, e produciamo quotidianamente oltre 1000 news al giorno, 200 video e 3 Tg quotidiani su tutti i principali temi di informazione. La sfida più grande è stata sicuramente quella di sconfiggere i pregiudizi di chi all’inizio ci vedeva come un’agenzia minore per il semplice fatto che l’Italpress fosse nata in Sicilia. Dopo 35 anni, anche le persone più scettiche si sono ricredute ed i fatti ci hanno dato ragione. Anche dal profondo sud si può creare un’agenzia di stampa nazionale”.
Com’è cambiato il panorama dell’informazione in Italia negli anni e in che modo Italpress ha adattato la sua strategia per rimanere rilevante in questo settore?
“Il panorama è mutato tantissimo, soprattutto con l’avvento di internet che ha messo in seria difficoltà la carta stampata. Non tutti i media tradizionali sono riusciti ad adattarsi velocemente a questa rivoluzione, che negli ultimi 20 anni ha cambiato gli scenari dell’informazione sempre più multitasking e crossmediale. Italpress per fortuna ha avuto la capacità di capire in tempo cosa chiedeva il mercato, ed in maniera camaleontica è riuscita ad adattarsi velocemente a quello che il mercato chiedeva e tutt’ora chiede: una realtà veloce, autorevole e multimediale che sappia produrre ogni giorni contenuti tradizionali come i classici take d’agenzia, con gli approfondimenti e gli editoriali dei nostri columnist fino alla parte multimediale che ogni giorno cresce in quantità e qualità. Oggi produciamo 3 tg quotidiani, 15 Magazine e Tg tematici settimanale e veri e propri programmi come quelli condotti da Claudio Brachino, ex direttore delle news di Mediaset, che ogni settimana cura e conduce dagli studi televisivi di Roma e Milano le trasmissioni Primo Piano, Italpress Economy insieme a Giuliano Zoppis e Radio Odessa con Ugo Poletti”.
Quali sono i settori o le tematiche su cui Italpress ha concentrato maggiormente la sua copertura giornalistica nel corso degli anni e quali invece sono gli obiettivi di espansione?
“Nasciamo come agenzia di stampa sportiva, che è e rimane uno dei nostri fiori all’occhiello. Lo sport è stato per noi un passportout che ci ha aperto molte porte, permettendoci di affermarci successivamente su diversi altri settori come la politica, l’economia, l’ambiente, il turismo, la salute, i motori e tante aree tematiche spesso anche di nicchia che ci contraddistingue dai nostri competitor. Adesso il nostro obiettivo è quello di aprire altri notiziari tematici come quello sul wine e l’agrifood, e di potenziare il notiziario Esteri con dei Focus sul Mediterraneo, i Balcani e anche l’America”.
Come mai avete scelto New York per celebrare questo importante traguardo nella storia dell’agenzia?
“Non è stata una scelta casuale, ma dettata da una serie di riflessioni e studi di mercato che ci hanno portato a fare una scelta ben precisa. New York rimane sempre un osservatorio privilegiato e spesso precursore di trend politici, economici e sociali. Pertanto, avere un punto di osservazione dalla Grande Mela (l’ufficio di corrispondenza Newyorkese è stato affidato a Stefano Vaccara, ndr) significa avere spesso una lettura dei fatti di quello che dopo qualche anno o qualche mese arriverà in Europa ed in Italia. E poi giornalisticamente ci prepariamo ad una entusiasmante campagna elettorale per le prossime Presidenziali Americane. E quindi essere presenti con un proprio corrispondente è sicuramente importante e fondamentale. Infine, last but not least, New York e l’America sono sicuramente sotto un profilo commerciale molto importanti sia per le aziende italiane che si affacciano in America e per le aziende americane che vogliono farsi conoscere nel Belpaese. E noi ci proponiamo di fare un grande ponte fra questi due mondi così lontani ma così vicini allo stesso tempo, mettendo a loro disposizione il nostro ricco network di oltre 400 siti e portali, 120 TV in tutta Italia e centinaia di quotidiani, periodici , radio oltre che enti pubblici e private ed aziende che ogni giorno utilizzano i nostri notiziari e le nostre produzioni video e multimediali”.