Ottobre 5, 2024

Banca D’Italia, nel primo trimestre 2020 cresce il mercato dei mutui. Forte aumento delle surroghe

Secondo Renato Landoni (Kiron), si dovranno attendere i dati del trimestre di fine Giugno 2020 per avere segnali più certi circa l’impatto reale dell’emergenza sanitaria affrontata nel corso dei mesi scorsi dal mercato immobiliare, rimasto stabile grazie ai bassi tassi e alle operazioni di surroga. I segnali positivi non mancano.

I recenti dati riportati nel report Banche e istituzioni finanziarie – I trimestre 2020 – pubblicato da Banca d’Italia a fine giugno, riportano come le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 12.345 milioni di euro nel primo trimestre 2020. Rispetto allo stesso trimestre del 2019 si registra una crescita delle erogazioni pari a +10,1%, pari a un controvalore di oltre 1.13 miliardi di euro.

Secondo Renato Landoni, Presidente Kìron Partner S.p.A. (Gruppo Tecnocasa) , quella pubblicata da Banca D’Italia è una rilevazione importante. Infatti, chi si aspettava un mercato in contrazione per via  della pausa dettata dall’emergenza Covid già dal primo trimestre dell’anno, ha dovuto ricredersi. E forse anche i più ottimisti non si aspettavano un crescita che è arrivata addirittura in doppia cifra rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La spiegazione si trova nella grande crescita che le operazioni di surroga hanno avuto nel trimestre analizzato. Infatti, in scia a quanto già accaduto nel precedente trimestre (IV 2019), molti mutuatari hanno deciso di avvalersi dello straordinario momento di tassi ai minimi per migliorare le condizioni economiche del proprio mutuo già in essere. Analizzando nel dettaglio i dati relativi alle erogazioni di mutui in Italia scopriamo infatti che crescono del 97,4% le operazioni di sostituzione e surroga, mentre calano dello 0,8% quelle a supporto di un acquisto immobiliare. Quasi un quinto dei mutui erogati (19,8%) è rappresentato da un operazione di sostituzione o surroga.

In crescita anche l’importo medio, pari a 133.071 Euro, con un aumento del +2,4% rispetto allo stesso mese del 2019. In particolare, le preferenze degli italiani si sono concentrate prevalentemente nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 Euro, con una quota pari al 29,9% del totale.

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Per quanto riguarda invece la distribuzione per classe di durata dei mutui, complessivamente  il 75% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni.

Il dato d’apertura del 2020 ci restituisce la consapevolezza di un mercato pre-lockdown solido e ben strutturato, spinto  dalla surroga ma con un mercato dell’acquisto che tiene il proprio livello di vitalità.

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Si dovranno attendere i dati del prossimo trimestre – Giugno 2020 – per avere segnali più certi circa l’impatto reale dell’emergenza sanitaria affrontata nel corso dei mesi scorsi. I segnali positivi comunque non mancano: il mercato si è chiuso nel 2019 con quasi 49 mld di valore, in forte recupero rispetto ai primi mesi, e ha tenuto nel primo trimestre 2020 nonostante i primo 20 giorni di lockdown in Italia.

Relativamente ai tassi, è probabile che rimarranno al minimo a lungo, e le istituzione europee si sono espresse a sostegno e a favore del mutualismo nell’affrontare le conseguenze della pandemia. Inoltre, i primi segnali riguardanti le nuove richieste di mutuo sono favorevolmente positivi, ed il resto dipenderà molto dalle politiche economiche che il nostro paese adotterà in termini di sostegno all’economia, soprattutto riguardo al sostegno dell’occupazione e al reddito delle famiglie.

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