Aprile 18, 2024
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Immobiliare Italia, quanto conta la classe energetica nel prezzo di un immobile

Un trilocale di 80-100 mq in classe A costa mediamente il +68% rispetto ad un appartamento dello stesso taglio e metratura in classe G, con punte del +148% a Palermo.

La classe energetica degli immobili è uno tra i temi più dibattuti del momento, anche alla luce delle notizie riguardanti la bozza della direttiva europea sulle case green proposta dall’Unione Europea per ridurre l’inquinamento generato dagli edifici e che prevedrebbe che negli Stati membri gli immobili rientrino nella classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e in quella D entro il 1° gennaio 2033. Casa.it ha analizzato l’offerta degli immobili in vendita e le ricerche effettuate dalle persone che hanno utilizzato il filtro relativo alla classe energetica.

Per l’analisi dell’offerta sono stati considerati gli annunci di trilocali tra gli 80 e i 100 mq in vendita a gennaio 2023 a livello nazionale e in alcune delle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze). A livello nazionale, il 75% delle abitazioni prese in esame appartiene alle classi energetiche meno efficienti, dalla G alla E, con una netta preponderanza degli immobili in classe G che rappresentano il 55% dell’offerta totale e con solo il 12% degli immobili in classe A. A livello locale la fotografia cambia da città a città, con Bologna che risulta la più virtuosa con la percentuale più bassa di trilocali appartenenti alle classi meno efficienti pari al 56% (con la Classe G al 27%) e la maggior quota di trilocali in Classe A (28%). Anche Torino mostra una quota contenuta di trilocali in Classe G (28%), ma qui il 65% dei trilocali appartiene alle classi meno efficienti dalla G alla E e solo il 7% degli immobili è in Classe A.

A Firenze il 71% dei trilocali appartiene alle classi meno efficienti di cui il 54% è la Classe G, ma la percentuale di quelli in Classe A è tra le più alte nelle città analizzate (19%). A Milano il 75% dei trilocali è nelle classi meno efficienti (la G rappresenta il 45% dell’offerta) e solo l’11% dei trilocali in vendita è in classe A. Roma ha una quota molto elevata di trilocali nelle classi meno efficienti (84%) con il 72% in classe G; il 12% dei trilocali in vendita è in classe A. A Palermo e Genova i trilocali in vendita nelle classi meno efficienti sono quasi la totalità, con il 96% nelle classi G, F, E a Genova e il 95% a Palermo. A Genova i trilocali in classe A sono soltanto l’1% e a Palermo il 2%.

La maggior parte degli immobili oggi in vendita in Italia, pertanto, appartiene alle classi energetiche meno efficienti. Per quanto riguarda i prezzi – prendendo in esame sempre i trilocali in vendita tra gli 80 e i 100 mq – la differenza tra quelli in classe A e quelli in classe G è molto elevata. A livello nazionale, infatti, un trilocale di 80-100 mq in classe A costa mediamente il 68% in più rispetto ad un appartamento dello stesso taglio e metratura in classe G. A Torino e Palermo la differenza di prezzo tra i trilocali in vendita in classe A e quelli in classe G supera il +130%, il +148% a Palermo e il +134% a Torino. A Milano, dove i prezzi medi dei trilocali sono più alti, la differenza è del +38%, a Bologna del +25%, a Genova e a Firenze del +22% e a Roma del +14%.

“Già nel 2022 abbiamo rilevato una crescita importante della sensibilità verso la classe energetica delle case con un incremento del +27% delle ricerche di immobili in vendita o in affitto con l’inserimento del filtro relativo alla classe energetica.” – commenta Daniela Mora, Head of Consumer & Brand Marketing di Casa.it.

Nota: sotto la generica classe “A” nell’analisi sono state raggruppate le classi energetiche A, A+ della vecchia normativa (D.L. 192 del 19/08/05) e A1, A2, A3, A4 della nuova normativa (D.M. 26/06/2015). Così come le altre classi sono il raggruppamento delle omonime classi della vecchia e nuova normativa.

La casa immaginata dagli italiani: grande, luminosa e in periferia

Terza edizione de “La casa che immagino” di Casa.it. Come le persone immaginano la loro futura casa, i loro desideri e le loro esigenze nei diversi contesti storici che stiamo vivendo.

Pubblicata di recente la terza edizione della ricerca di Casa.it, “La casa che immagino”, che ha coinvolto oltre 3.200 persone tra novembre 2022 e gennaio 2023 ed ha fornito spunti molto interessanti sul comportamento dei consumatori di fronte il principale degli obiettivi che ogni persona e/o famiglia si pone nella vita, e cioè l’acquisto o la locazione di una casa.

Secondo lo studio, gli anni di pandemia hanno portato ad un profondo cambiamento nei desideri delle persone e nel loro approccio alla ricerca della casa, e ciò è confermato dai risultati della, fornendo l’identikit della casa ideale: grande, già abitabile, in periferia, vicina a negozi e servizi e agli spazi verdi, con garage, luminosa e con riscaldamento autonomo.  “Questa indagine – commenta Daniela Mora, Head of Consumer & Brand Marketing di Casa.it – “mostra come cambia la domanda di chi cerca casa, ed è utile ad intercettare i trend interessanti per il mercato e per i professionisti del Real Estate”. La visita online delle case prima della visita di persona, per esempio, è diventata normalità, soprattutto tra le fasce più adulte. L’86% degli utenti intervistati da Casa.it, prima di visitare di persona una casa la visiterebbe online, con un dato stabile rispetto alle due rilevazioni precedenti, ed è la fascia 65+ quella con la propensione più elevata alla visita online delle case con il 92%, seguita da quella dai 45 ai 54 anni con l’89%.

L’acquisto della casa è il motivo principale per cui le persone cercano una nuova casa oggi. Infatti, l’86% delle persone intervistate da Casa.it vuole acquistare una casa e il 14% è interessato ad una casa in affitto. L’interesse per le case in vendita è maggiore nelle fasce d’età 35-44 e 55-65 anni, dove il 90% degli intervistati in queste fasce cerca una casa da acquistare, mentre quello per le case in affitto è più alto, oltre che nella fascia 18-25 anni (37% degli intervistati) anche in quella 65+ (18% degli intervistati). In particolare, l’acquisto della prima casa e la sua sostituzione restano i principali motivi per cui le persone oggi vogliono comprare casa. Il 31% degli intervistati comprerebbe per possedere una casa per la prima volta (-8% rispetto al 2021), il 30% per sostituire la prima casa per una più grande (+6%) e il 12% per sostituire la prima casa per una più piccola. L’acquisto per investimento, invece, resta su un valore del 10% simile a quello registrato nelle rilevazioni precedenti.  

L’affitto è principalmente una scelta provvisoria in attesa dell’acquisto e legata a motivi di lavoro. La maggior parte di chi intende prendere in affitto una casa oggi la considera una scelta momentanea in attesa di acquisto (22%). Seguono i motivi di lavoro con il 19%, la libertà di poter cambiare appartamento e indirizzo a seconda delle necessità con il 14%, il disinteresse verso la proprietà della casa con l’11%, la necessità di familiari con il 9%, la possibilità di verificare la piacevolezza della città/quartiere con l’8%. Meno rilevanti l’affitto di una casa vacanze (3%) o i motivi di studio (2%).  

La classifica delle tipologie più richieste vede al primo posto l’appartamento, che ha raccolto il 41% delle preferenze, la casa indipendente al secondo posto con il 25% e l’attico-mansarda al terzo posto con l’8%. Per tutte le fasce d’età l’appartamento è la tipologia preferita; la casa indipendente ha raccolto preferenze superiori alla media nelle fasce 18-25 (26%), 26-34 (27%), 35-44 (30%) e 45-54 (27%), mentre l’attico-mansarda ha raccolto preferenze superiori alla media presso le fasce più adulte: 55-65 anni (11%) e 65+ (10%). In cima alle preferenze c’è il trilocale, seguito dal quadrilocale e dal penta locale.

Su tutto, la casa ideale dovrebbe essere grande: l’89% delle persone intervistate da Casa.it desidera case di ampia metratura: il 33% vorrebbe che la propria casa avesse trilocali, il 30% 4 locali e il 26% 5 locali o più, con una crescita del +1% rispetto alla rilevazione precedente per i quadrilocali e per i pentalocali. Con il 10% delle preferenze, cala di due punti la percentuale di persone che desidera un bilocale, mentre restano stabili i monolocali con l’1%. Per quanto riguarda le fasce d’età, i trilocali raccolgono le preferenze maggiori tra i 26-34enni (40%), i 4 locali tra i 35-44enni e 45-54enni (32%), i 5 locali o più tra i 35-44enni e 45-54enni (30%). I bilocali raccolgono le preferenze più elevate tra le fasce d’età agli estremi, 18-25 anni (17%) e +65 anni (13%).

Le persone preferiscono case già abitabili o nuove. Infatti, nonostante i bonus messi a disposizione per le ristrutturazioni, la percentuale di persone che vorrebbe acquistare una casa da ristrutturare resta al 12%, in calo di un punto rispetto alla rilevazione precedente. È netta la preferenza per case già abitabili con il 63% delle risposte (+2% rispetto all’anno scorso) e per le case nuove con il 25% (-1%). La netta preferenza per le case già abitabili è trasversale a tutte le fasce d’età, le case nuove sono preferite soprattutto dai più giovani, 18-25 anni (33%) e 26-34 anni (30%), mentre è la fascia 55-65 anni ad avere la preferenza più alta per quelle da ristrutturare (15%).

La ricerca della casa è concentrata soprattutto in periferia, con il 41% delle preferenze. Segue il centro (28%), le località di mare (13%), i piccoli borghi (11%), i paesini in montagna (4%) e le località sul lago (3%). Ad avere una preferenza più alta per la periferia sono per lo più i giovani adulti che vanno dai 18 ai 44 anni con una preferenza per la periferia del 50% per i 18-25enni, del 61% per i 26-34enni e del 50% per i 35-44enni. La preferenza più alta per il centro appartiene alle fasce 18-25 anni (36% degli intervistati), 45-54 anni (29%) e 55-65 anni (28%). La fascia d’età maggiormente interessata ai piccoli borghi è quella 45-54 (13%), quella più interessata alle località di mare quella degli ultrasessantacinquenni (25%).

La vicinanza a negozi e servizi risulta importantissima per chi cerca casa, con il 57% delle risposte raccolte e con una crescita del +3% rispetto alla rilevazione precedente. Seguono a poca distanza le preferenze verso gli spazi verdi, giardini e parchi con il 55% (+2%), i supermercati con il 50% (+2%), i mezzi pubblici con il 41% (+2%), il luogo di lavoro con il 26% (-1%) e, non meno importante, i luoghi per il tempo libero (con il 26%), che salgono di 3 punti rispetto alla rilevazione precedente e superano la preferenza verso la vicinanza alla scuola, che scende di 2 punti percentuali.

Ovviamente, le priorità cambiano a seconda delle fasce d’età: per i 18-25enni al primo posto troviamo i supermercati (65%), per i 26-34enni gli spazi verdi, giardini e parchi (66%) e a poca distanza i supermercati (64), per i 35-44enni gli spazi verdi, giardini e parchi (60%), per le fasce più adulte al primo posto ci sono i negozi-servizi (per i 45-54enni rappresentano il 55% delle preferenze, per i 55-64enni il 60%, mentre per gli ultrasessantacinquenni il 66%). Inoltre, a quasi 3 anni dal primo lockdown, il giardino privato resta importante come spazio essenziale nella casa ideale, ma scende al quarto posto delle preferenze con il 48%, superato da box-garage che è al primo posto con il 54%, soggiorno al secondo con il 51%, cucina abitabile al terzo con il 50%.

Superano il 40% di preferenze anche il terrazzo, con il 48%, a pari merito con il giardino privato, e 2 o più bagni con il 47%. Seguono il balcone (35%), la cameretta per i figli (34%), il ripostiglio (33%), il locale lavanderia (30%), la camera per gli ospiti (25%), la cantina (25%), la cucina a vista (23%), lo studio o lo spazio per lo smart working (21%), la cabina armadio (19%), la stanza/luogo per le passioni (17%), l’area palestra (5%).