Aprile 19, 2024
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Incontro dei sindacati del credito con Intesa Sanpaolo e UBI. Sul tavolo il nodo consulenti IWBank

Nonostante vi sia la necessità di conoscere anche il destino della rete dei CF di Iwbank, al momento non vi sono state dichiarazioni ufficiali sulla futura collocazione e ruolo che dovranno assumere la banca e i consulenti finanziari. 

Si è svolto ieri un altro incontro tra le rappresentanze dei sindacati del settore del credito (di cui la Uilca con i segretari nazionali Bilanzuoli e Verga ne è stata parte attiva) con i rappresentanti di Intesa Sanpaolo e UBI per affrontare il tema delle uscite volontarie dei dipendenti che hanno maturato il diritto alla pensione o all’adesione volontaria al fondo esuberi e il contestuale piano di assunzioni. Tra l’altro è stato affrontato (in attesa di riprendere il negoziato) il tema della cessione di 532 sportelli a BPER e l’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo che interesserà migliaia tra dipendenti e consulenti finanziari.

Nonostante vi sia la necessità di conoscere anche il destino della rete dei consulenti Iwbank, al momento non vi sono state dichiarazioni ufficiali se non  segnali ed ipotesi al fine di avere un quadro preciso sulla futura collocazione e ruolo che dovrà assumere la nuova configurazione della banca e dei consulenti finanziari

Federpromm-Uiltucs  ha portato all’attenzione dei colleghi della Uilca la opportunità di essere parte attiva, unitamente al nostro ruolo di rappresentanza acquisita nel settore, e di aprire un tavolo negoziale anche per tale importante questione; questione che al momento – come dichiarato a suo tempo sulla stampa  dal dr Messina, AD del Gruppo  Banca Intesa –  è quella di voler mantenere la propria autonomia gestionale. Problema – a nostro avviso – che al di là delle dichiarazioni formali deve trovare a breve una sua definitiva collocazione. 

Nicola Scambia

Non appena i tempi e l’evoluzione del negoziato riguarderà anche i colleghi consulenti di Iwbank, la nostra organizzazione si farà parte attiva per affrontare direttamente  nel tavolo negoziale con le controparti, e in ogni altra sede, tale sostanziale  problematica affinché si abbia il pieno riconoscimento dei diritti acquisiti dai consulenti finanziari  sul piano professionale, economico e previdenziale . Recentemente Federpromm ha posto in consultazione tra i consulenti della banca un breve questionario le cui risposte convalidano le tesi di cui sopra,  

Federpromm fa sapere che Nicola Scambia, recentemente nominato quale dirigente sindacale di coordinamento a beneficio dei circa 700 consulenti finanziari IWBank, è a disposizione dei colleghi che volessero ricevere ogni ulteriore informativa.   

Federpromm su acquisizione UBI Banca. “Nessuna penalizzazione per i consulenti IWBank”

“Con l’acquisizione da parte di Intesa del gruppo UBI si pone una seria riflessione sulla futura collocazione dei colleghi della rete di IWBANK nel quadro delle strategie del gruppo Intesa. Per Federpromm occorre  affrontare in termini sindacali la tutela dei diritti soggettivi dei propri associati”.

(COMUNICATO FEDERPROMM-UILTUCS – 25.08.2020) Le grandi manovre che in questi ultimi anni hanno interessato le reti dei consulenti finanziari hanno una ragione storica ben visibile: la crisi dei mercati finanziari susseguita tra alti e bassi del ciclo economico. Nessuno degli addetti ai lavori pensava che tale crisi durasse così a lungo e avesse ragioni di natura strutturale, ancorché di natura speculativa. Non ultimo avvalorata dalla situazione di emergenza determinatasi con il blocco delle attività da parte del Coronavirus.

La logica sottostante che ha pervaso l’ambito della consulenza finanziaria – dopo il boom degli anni novanta e duemila – è stata quella di ridurre i costi, azzerare le perdite, accaparrarsi una forza lavoro a costi insignificanti che portasse nei portafogli delle aziende patrimoni degli investitori in maniera considerevole. Soprattutto nel risparmio gestito.

Di fronte ad una crisi ciclica di così lungo periodo era inevitabile che le strutture aziendali di grandi dimensioni – forti della congiuntura negativa – tese ad acquisire nuovi spazi di mercato e allargare la loro rappresentanza sul territorio fagocitassero le realtà aziendali di piccole e medie dimensioni non in grado di competere sul mercato e resistere alla concentrazione dei gruppi monopolistici, sia di origine bancaria che assicurativa.

In questo breve quadro abbiamo assistito nell’arco di circa venticinque anni alla scomparsa di molte piccole realtà, anche se presentavano uno standing di alto contenuto professionale, come Banca Idea, Banca Manager, On Banca, Banca Crt ex Fida, Banca delle Rete, Nascent Sim, Genercomit, Altinia Sim, Cortal Sim, banca Bibiellenet, Xelion, Bipop City, Euroconsult Sim, Area Banca, Banca personale, Banca Sara per citarne alcune, ed assorbite dai grandi gruppi bancari che parallelamente, tra acquisizioni, ristrutturazioni ed incorporazioni hanno ridisegnato la mappa del sistema bancario ed assicurativo italiano. Tale scenario purtroppo sta coinvolgendo in questa recente fase anche una realtà solida di un forte gruppo nazionale quale il gruppo UBI, di cui IWBANK, la rete dei consulenti finanziari ne è parte integrante con i suoi  circa 750 professionisti di alto livello che andrebbero – si ipotizza –  a rinforzare la rete di Fideuram-Ispb.

Su tale operazione di ampia portata politica e finanziaria, Federpromm in rappresentanza di molti associati, con il sostegno della UIltucs ed Uilca, ha manifestato alcune perplessità, intervenendo subito con un comunicato stampa e chiedendo un incontro con  le rappresentanze delle due aziende per aprire un tavolo di confronto  tale da verificare che la fase di transizione non abbia a penalizzare nessun consulente finanziario, nessun area manager, nessun private banker. Soprattutto che vengano riconosciuti tutti i diritti acquisiti sia in termini economici, professionali che contrattuali. In particolare si vuole verificare “dal di dentro” se vi sono le condizioni per mantenere per  IWBANK la completa autonomia organizzativa e gestionale o nell’ipotesi di assorbimento nella realtà Fideuram o Ispb come verranno codificati nel nuovo contratto gli elementi legati al riconoscimento del portafoglio, i parametri provvigionali, le sedi ed uffici di lavoro, gli incentivi economici e di crescita professionale, i parametri tabellari, i ruoli e funzioni dei consulenti e delle figure di coordinamento. Ed ancora il maturato economico ai fini previdenziali (fondo Enasarco e FIRR) e, non ultimo, sapere come sarà liquidato il piano di fidelizzazione cosiddetto Simpro.

Esistono poi istanze che travalicano l’aspetto strettamente contrattuale e remunerativo. Si tratta di promuovere un riaccreditamento della figura “centrale” del consulente sul mercato dando loro una rappresentanza forte ed incisiva sia sotto l’aspetto contrattuale, economico che professionale.

Prevale purtroppo al momento fra i consulenti di Iwbank un diffuso sentimento di insoddisfazione, una forte richiesta di una tutela più attenta e puntuale di istanze che non possono essere sottovalutate. Per questo, la Segreteria Generale di Federpromm, sostenuta dalle organizzazioni Uilca e Uiltucs, attraverso i propri dirigenti e gli uffici di assistenza legale e sindacale – fornirà tutte le informazioni necessarie e il sostegno che si riterrà necessario affinché i diritti soggettivi di tutti i consulenti non vengano ad essere lesi e “depauperati” del ruolo acquisito.