Azionario asiatico, momento positivo: con bassa inflazione le banche centrali abbasseranno i tassi
                                                L’inflazione più bassa consentirà alle banche centrali di abbassare i tassi. Il dollaro Usa si è indebolito rispetto alla maggior parte delle valute asiatiche, e questo è positivo per i loro mercati azionari.
di Marcel Zimmermann, gestore del fondo Lemanik Asian Opportunity di Lemanik
I dati economici regionali continuano a indicare un indebolimento dell’inflazione. Questo darà alle banche centrali la possibilità di abbassare ulteriormente i tassi d’interesse se la situazione economica dovesse peggiorare a causa delle attuali discussioni sulle tariffe doganali con gli Stati Uniti. L’Asian Dollar si è ulteriormente rafforzato nel corso del mese, mentre il dollaro Usa si è indebolito rispetto alla maggior parte delle valute. Consideriamo questo sviluppo positivo per i mercati azionari asiatici. L’anticipazione degli ordini di esportazione si tradurrà probabilmente in un indebolimento della produzione industriale asiatica nei prossimi mesi. Sarà importante per la regione assistere a una ripresa dei consumi cinesi, poiché il commercio inter-asiatico è maggiore delle esportazioni asiatiche verso il resto del mondo.
La situazione geopolitica globale si è deteriorata a giugno, quando Israele ha attaccato l’Iran e gli Stati Uniti hanno bombardato i siti di arricchimento nucleare iraniani. Tuttavia, la debole risposta dell’Iran, già provato dalla perdita della sua influenza in Siria e dalla distruzione da parte di Israele dei suoi partner di alleanza Hezbollah e Hamas, ha fatto sperare gli investitori in un impatto economico limitato. I prezzi del petrolio hanno invertito il loro iniziale rialzo nel giro di pochi giorni, come ulteriore segnale dell’opinione generale degli investitori su un evento minore.
Nel mese in esame abbiamo ridotto parzialmente l’esposizione in Thailandia a causa della crisi politica in corso. I proventi sono stati reinvestiti a Hong Kong e in Giappone. Prevediamo un aumento della volatilità nel mese di luglio, poiché nel periodo di 90 giorni scaduti il 9 luglio sono stati firmati pochi accordi commerciali. L’imprevedibilità della politica commerciale statunitense rimane il principale fattore di incertezza per i mercati globali. Rimaniamo positivi sui mercati azionari asiatici dal punto di vista fondamentale e delle valutazioni.









